“Ancora una volta, per l’ennesima volta, siamo costretti a denunciare pubblicamente la deriva sulla quale si sta trascinando la sanità ospedaliera e territoriale del nord Sardegna”. È questo il commento della Cisl Fp di Sassari che, con un comunicato, torna a sottolineare il caos e le gravi problematiche della sanità territoriale nella città del nord dell’Isola.

“Notizia recente ma che ormai è diventata consuetudine: l’unità operativa di Geriatria e Gastroenterologia dell’O.C. SS.Annunziata è al collasso. A fronte di 32 posti letto si aggiungono circa 6 barelle con altrettanti pazienti, parcheggiati alla bella meglio nelle stanze di degenza a due letti, soluzione organizzativa che dimostra inequivocabilmente l’incapacità di tutto il sistema sanitario cittadino nel governare i bisogni di salute”.

La Cisl Fp sostiene, inoltre, che “anche le unità operative di medicina non se la passano meglio. Per non parlare poi dei rischi professionali a cui sono esposti Medici, Infermieri, Oss ed Ausiliari, costretti a farsi in quattro per garantire le prestazioni sanitarie. Sembra infatti che si stia abbassando la guardia: una prova sono le continue e repentine modifiche sulle procedure ospedaliere anti contagio che hanno interessato l’area della diagnostica, rispetto alle quali parrebbe che per motivi ragionieristici, i percorsi del cosiddetto sporco – che tradotto sarebbero quelli di persone il cui quadro clinico potrebbe essere assimilato a contagio da coronavirus – avrebbero subito un taglio delle attività di sanificazione”.

In altre parole, continua il comunicato, “la sanità del nord Sardegna e di Sassari si sta progressivamente dirigendo verso un progressivo depauperamento dei livelli e soprattutto della qualità dell’assistenza, tutto questo anche a causa dell’incertezza gestionale dovuta dai continui cambiamenti ai vertici dell’Azienda ospedaliero universitaria e della direzione di area e dei presidi ospedalieri dell’Assl di Sassari”. Da qui, la richiesta alla Regione “di rispondere sui continui cambi ai vertici dell’Aou” affinché “si vada in una direzione in discontinuità con i Commissariamenti di Ats e Azienda universitaria, nominando quindi i Direttori Generali in modo tale da attribuire un governo alle aziende con pieni poteri ed una prospettiva di gestione a medio e lungo termine”.