Slitta di 48 ore l’avvio del viaggio che porterà la Brigata Sassari ad assumere il comando del contingente italiano e del settore ovest di Unifil, l’interforze delle Nazioni Unite posizionato nel Libano del Sud per garantire il rispetto della risoluzione 1701 dell’11 agosto 2006 del Consiglio di sicurezza dell’Onu.

Oggi un aereo dell’Aeronatica KC 767 – un Boeing con configurazione militare – avrebbe dovuto trasferire i “Dimonios” in Medio Oriente dopo un viaggio di tre ore e mezzo. Il velivolo, però, forse a causa di un problema tecnico, è rimasto nella Penisola e i 70 militari che saranno dislocati per sei mesi in Medio Oriente per guidare per la seconda volta la missione di pace dell’Onu, sono rimasti a terra.

Il nuovo volo dovrebbe essere disponibile tra due giorni. Con un contingente di 450 professionisti comandati dal generale Andrea Di Stasio che guiderà la missione “Leonte” composta da 3800 caschi blu di 16 nazionalità, tra i quali un migliaio di italiani, i Dimonios monitoreranno lo stop alle ostilità tra Israele e Libano, aiuteranno il governo libanese a garantire la sicurezza dei suoi confini, assisteranno la popolazione civile e sosterranno le forze armate libanesi nelle operazioni di sicurezza e stabilizzazione dell’area.