L’opposizione si dice pronta a fare battaglia circa la legge salva-imprese, il disegno di legge promosso dalla Giunta regionale che stanzia 160 milioni di euro a favore di lavoratori e aziende e che approderà in Aula lunedì 13 luglio alle 16. I capigruppo Gianfranco Ganau (Pd), Desirè Manca (M5S), Francesco Agus (Progressisti) e Eugenio Lai (Leu), chiedono non solo un miglioramento della norma (più risorse per il turismo e per il fondo Resisto), ma anche hanno rispedito al mittente le accuse di “perditempo” e “ostruzionismo”, rivolte da parti del centrodestra.

“Il ritardo con il quale si procede per gli aiuti al sistema economico sardo – attacca Ganau – sono tutti della Giunta e della sua maggioranza, lunedì saremo in Aula con una serie di proposte migliorative per tentare di dare ai sardi le risposte che attendono da mesi”.

“L’esecutivo – ricorda Desirè Manca – ha impiegato 132 giorni per portare in Aula il testo dove sono inseriti norme e aiuti che niente c’entrano con le difficoltà e i drammi provocati dalla pandemia”. Secondo Eugenio Lai, “il centrodestra cerca di scaricare sulle minoranze le responsabilità e i ritardi che gli appartengono, per provare a nascondere le divisioni interne e le spaccature tra e nei partiti che la compongono”. Francesco Agus, in modo preciso, afferma: “Il Ddl 162 è stato approvato dalla Giunta lo scorso 17 aprile ma è stato trasmesso al Consiglio soltanto un mese fa, con una formulazione irricevibile per la stessa maggioranza che, infatti, l’ha riscritto in commissione”.

Nel mirino di centrosinistra e pentastellati: l’ipotesi di un click day per catturare gli aiuti, la scarsa efficacia e la poca tempestività della maggior parte delle misure proposte e in particolare, gli stanziamenti per i proprietari dei cavalli (450 euro a puledro), i fondi per gli indigenti destinati però alle imprese di trasformazione del latte (5 milioni) e la scarsità di risorse per la Cultura, gli operatori culturali e dello spettacolo.