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Arriva sul tavolo del Governo un dossier firmato dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, che chiede di impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge regionale della Sardegna che introduce una interpretazione autentica del Piano paesaggistico (Ppr) del 2006.

Le norme, varate lo scorso 9 luglio con aspre polemiche tra maggioranza di centrodestra e opposizioni, sono e mirate a sbloccare i lavori per la nuova 4 corsie Sassari-Olbia e di fatto liberano la Regione dall’obbligo di concordare con il ministero per i Beni culturali i vincoli del Ppr su fascia costiera, beni identitari e zone agricole.

“In pratica, la Giunta regionale Solinas sarebbe così autorizzata a riscrivere le parti fondamentali del Ppr – attacca il Grig – in gelosa quanto interessata solitudine, senza ottemperare agli obblighi di pianificazione congiunta con il Ministero La motivazione dichiarata, legata al voler così consentire il completamento della nuova statale è smentita dalla prossima riunione del Consiglio dei Ministri che approverà definitivamente il completamento della strada”. Secondo gli ambientalisti – promotori di una petizione on line che chiede la salvaguardia delle coste sarde e che ha superato le 32mila firme – si tratta di “una sfrangiata foglia di fico che maldestramente prova invano a coprire la solita, consueta, voglia mattonara”.