“Com’è noto in questi giorni scorsi sono sbarcati presso le coste sarde centinaia di migranti di origine algerina, condotti presso la struttura di Monastir per le necessarie attività di routine inerente l’identificazione, i controlli sanitari e le interviste da parte degli operatori Frontex. A seguito dell’emergenza Covid-19 il centro non può gestire nessuno in quarantena, dato che alcuni ospiti sono già risultati positivi ai controlli; poiché molti ospiti escono abitualmente indisturbati, la struttura è diventata inadeguata creando potenziali problematiche di sicurezza sanitaria”. Lo afferma il segretario provinciale del Siulp Polizia Antonello Pirisi.

“Sottolineiamo – prosegue Pirisi – che le ragioni che portano i migranti a scappare dal suddetto centro, sono legate alle condizioni igienico sanitarie precarie, quanto mai assenti (basta dire che spesso per mancanza di docce gli ospiti si devono lavare con delle pompe esterne ai dormitori) in oltre, molto spesso si verificano risse tra gli stessi. In tutto questo marasma ogni giorno i poliziotti del XIII Reparto Mobile e della Questura, impegnati per la vigilanza, sono costretti a fare da semplici spettatori, non possono intervenire, non possono controllare chi rientra dopo la fuga, quindi senza poter capire cosa viene introdotto nei dormitori. In oltre per poter cercare e riportare al centro gli immigrati si devono utilizzare le poche pattuglie della stradale e le volanti della questura di Cagliari, distogliendole così dal loro impegno quotidiano del controllo del territorio”.
Il S.I.U.L.P. chiede “alla politica ed al Prefetto di Cagliari la chiusura dello stesso centro, trasferendo gli ospiti presenti in strutture adeguate che garantiscano a chi è alloggiato una degna permanenza, tenuto conto che in caso di quarantena potrebbe durare anche mesi, ma in particolare modo per i lavoratori della Polizia di Stato che devono assicurare la sicurezza ai cittadini dei Comuni limitrofi alla struttura, sia da un punto di vista prettamente di Ordine pubblico che in generale di natura sanitaria”.