Galleggiava sofferente a causa di un amo ingerito inavvertitamente. Una tartaruga Caretta Caretta lunga 75 centimetri e del peso di 66 chili, è stata soccorsa al largo di Bosa.

Il pescatore professionista, Mariano Sotgiu, mentre si trovava a circa 5 miglia dalla costa, ha visto l’esemplare con un pezzo di nylon che fuoriusciva dalla bocca, ipotizzando subito che avesse ingerito un amo da palamito.

Il pescatore ha issato a bordo la tartaruga e dopo avere contattato il suo collega Pierpaolo Manca (che qualche tempo fa aveva soccorso una piccola tartaruga impigliata nelle proprie reti a Torre dei Corsari), ha chiesto l’intervento del Cres, il Centro recupero del Sinis per attivare i soccorsi. Sotgiu ha tenuto la tartaruga a bordo all’ombra, con uno straccio bagnato sul carapace per evitare la disidratazione, fino al suo arrivo in porto.

Gli esperti del Cres hanno subito recuperato l’animale. In meno di due ore la tartaruga era alla clinica veterinaria “Due mari” di Oristano per gli esami del caso e le prime cure. Dalla radiografia è emersa chiaramente la presenza di un grosso amo da palamito a livello dell’esofago, che sarà rimosso dai veterinari.

Dopo l’intervento chirurgico la tartaruga trascorrerà la degenza in una delle vasche del Cres a San Giovanni di Sinis e sarà seguita dai biologi del Cnr e dell’Area marina protetta del Sinis per tutto il periodo di riabilitazione e monitoraggio prima del suo rilascio.