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“Il contratto fra Enel e Sider Alloys deve essere formalizzato immediatamente in modo da programmare, con tempi e percorsi certi, il riavvio del ciclo produttivo, come ho chiesto più volte attraverso atti ispettivi a mia prima firma. Non si può attendere oltre. Tutte le condizioni di contesto e istituzionali ci risultano realizzate. Anche grazie al buon lavoro fatto dalla Sottosegretario Alessandra Todde”. Sono le parole della deputata del Pd, Romina Mura, comunicate in una nota stampa.

“Il fattore tempo è, nell’attuale fase storica variabile determinate per i lavoratori e per la ripartenza dell’economia sarda rispetto alla quale la leva industriale ha impatto rilevante. Alla sottoscrizione del contratto, che auspico si concretizzi a ore, immagino seguirà la condivisione, con istituzioni e rappresentanze sindacali, del nuovo Piano industriale. Oltre alla riassunzione di tutti i lavoratori, la cui azione a difesa di quella realtà produttiva è stata qualificante e dirimente, confidiamo che l’accensione degli impianti di Sider Alloys segni, una volta per tutte, la ripresa del ciclo produttivo dell’alluminio presso il sito industriale di Portovesme”, ha continuato la parlamentare.

“Nella fase transitoria, che intercorre fra firma del contratto ed effettiva ripartenza degli impianti occorre trovare una soluzione affinché i lavoratori in mobilità in deroga ricevano una integrazione al reddito dignitosa. Ad oggi non è così. Stiamo lavorando alla modifica delle disposizioni legislative in materia e proporremo l’integrazione delle risorse in ambito al prossimo decreto lavoro che si farà qui in Parlamento, ma sarebbe bene che l’integrazione delle attuali indennità fosse inserita fra gli interventi del Piano Salva-imprese in fase di discussione in Consiglio regionale”, conclude Mura.