E così, mentre la Villaservice cade a picco per mancanza di rifiuti indifferenziati e organico e presto verrà messa in liquidazione con dei danni enormi per i dipendenti e per i comuni soci (primo tra tutti Villacidro con il suo 42% di quote), il Consorzio industriale di Villacidro continua nella sua folle idea di realizzazione del terzo modulo della discarica.

Un terzo modulo perfettamente inutile, proprio perché a Villacidro oramai da tempo non arrivano più rifiuti, ma che costerà alle casse pubbliche un totale di ben 15 milioni di euro, di cui 5,5 milioni già appaltati! Soldi buttati via, perchè invece di essere utilizzati per la realizzazione di impianti di eccellenza per la lavorazione delle frazioni valorizzabili (plastica, vetro, carta ecc.) o di essere investiti in progetti innovativi di reale interesse e utilità, vengono letteralmente buttati via per creare un’opera inutile e impattante, perchè mai potrà essere adeguatamente utilizzata.

Un’opera tra l’altro che va a finire proprio a ridosso del canile comunale, non bastassero i moduli già presenti a impestare l’aria e renderne incomprensibile e totalmente insensata la sua dislocazione. Mentre Consorzio Industriale e Villaservice si scannano in tribunale per stabilire chi deve fare che cosa, per denunciare mancati versamenti di quote o mancate esecuzioni di lavori, Villaservice muore e il Consorzio mette una seria ipoteca sul suo futuro sperperando parte del suo tesoretto nella realizzazione di un monumento alla cecità.

La corte dei conti e gli enti preposti al controllo dovrebbero verificare e immediatamente bloccare questo salasso che rischia di compromettere ulteriormente le aspettative del nostro territorio e impedirà al Consorzio Industriale di realizzare altre e più importanti opere infrastrutturali, utili a dare lavoro, tutelare l’ambiente e creare quelle importanti connessioni nel tessuto economico villacidrese, necessarie a fare impresa e realizzare filiere sane, consoni e compatibili con il nostro territorio e le nostre comunità.

La cecità del Consorzio è evidente e così anche la totale mancanza di buon senso, che più di ogni altra cosa la Pubblica Amministrazione deve utilizzare nel suo agire. Dopo che la Ditta realizzerà in 390 giorni (come da calendario presentato in sede di gara) l’opera, dopo che vi avranno lavorato sì e no 20 maestranze, che cosa rimarrà al territorio? Un immenso vascone vuoto. Vuoto come sono vuote le idee di chi ad ogni costo l’ha voluto realizzare. E vuoto come sono vuote le parole di chi, solo a parole, appunto, ha fatto finta di opporsi.

Assemblea Permanente Villacidro