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Nella giornata del 17 luglio i lavoratori della Coca Cola sciopereranno in tutta Italia. Lo scorso 15 maggio Uila-UIl, Fai-Cisl e Flai-Cgil insieme all’associazione datoriale che rappresenta la Coca-Cola HBC, l’Assobibe, hanno siglato l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per l’industria alimentare, che prevedeva l’aumento salariale per tutti i lavoratori del settore.

Ma, denuncia la Uil, “a seguito di una decisione unilaterale di parte aziendale, i lavoratori della multinazionale si sono visti annullare la tranche di aumento del rinnovo, assorbita nei superminimi”. In Sardegna, lo sciopero vedrà la partecipazione dei lavoratori del settore commerciale che operano in tutta l’isola e che incroceranno le braccia le ultime quattro ore di venerdì.

“Il comportamento dell’azienda non è accettabile e rischia di costituire un precedente – afferma Gaia Garau, segretario della Uila Sardegna che insieme alla Rsu aziendale Sandro Picciau sta organizzando la protesta – Ancora una volta, registriamo un comportamento scorretto che mina l’affidabilità delle relazioni sindacali. Forse per la Coca-Cola HBC i dipendenti e le organizzazioni che li rappresentano non meritano affidabilità e rispetto”.

“La responsabilità dimostrata dai lavoratori durante la pandemia, che ha permesso all’azienda di continuare a produrre e far arrivare i prodotti Coca-Cola negli scaffali – conclude Picciau – viene ora messa in discussione da un atteggiamento non accettabile dell’azienda”.