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Otto corti d’autore per far scoprire l’isola ed il nuovo cinema “made in Sardegna” con l’aiuto dei circoli e delle associazioni di sardi in giro per il mondo. Domani la proiezione all’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari di Visioni Sarde – sezione di Visioni italiane, l’annuale concorso organizzato dalla Cineteca di Bologna, dedicato al cinema giovane e indipendente.

Gli otto finalisti sono Bonifacio Angius con “Destino” , Valerio Burli con “Dakota dynamite”, Roberto Carta con “Lasciami andare”, Gianni Cesaraccio con “Valerio”, Angelica Demurtas con “Fragmenta”, Alberta Raccis con “Fogu”, Simone Paderi con “L’abbraccio” ed Enrico Pau con “Gabriel”. Tutti li vogliono: sono già registrate una quarantina di “prenotazioni”. Per l’estero i film saranno sottotitolati. I dialoghi in sardo e italiano saranno quindi tradotti in russo per Mosca, in turco per Istanbul, Ankara e Smirne, in inglese per New Delhi, in spagnolo per Città del Messico, in francese per Clermond- Ferrand , in portoghese per San Paolo.

In particolare, a Mosca organizzerà L’Istituto Italiano di cultura in Russia mentre a New Delhi organizzerà l’Istituto Italiano di Cultura in India con la collaborazione della CEI Central European Initiative, Italy for the human rights council. Al termine delle proiezioni verranno premiati i vincitori: 1° premio Visioni sarde di 1000 euro, Premio Fasi di 1000 euro e Premio Giovani di 500 euro, Premio Ichnusa di 500 euro. I film giunti alla finale del Festival sono stati preselezionati nei mesi passati dai critici ed esperti della Cineteca di Bologna.

Confermata anche quest’anno la partnership con la Fondazione Sardegna Film Commission , mentre i compiti organizzativi sono stati affidati all’ Associazione Sardi in Torino “A. Gramsci”.

“La rassegna interpreta lo scopo e lo spirito delle iniziative promosse dall’assessorato del lavoro, cui le associazioni degli emigrati fanno riferimento, in merito alla promozione e tutela del carattere identitario della gente della nostra Sardegna – sottolinea l’assessora del Lavoro Alessandra Zedda – Da anni i Circoli dei Sardi contribuiscono attivamente alla diffusione della nostra cinematografia”.

“La nostra ‘mission’ è favorita da una generazione di registi che, pur con diverse declinazioni stilistiche, stanno proponendo voci e immagini non convenzionali della nostra isola – afferma Enzo Cugusi, presidente dell’Associazione Sardi in Torino A. Gramsci. – Le ultime opere “Made in Sardegna” si sono imposte all’attenzione del pubblico e della critica dando la sensazione di una “Nouvelle Vague” sarda”.

In Sardegna Visioni Sarde è stata inserita nella XIII edizione del festival cinematografico “Terre di confine” organizzato dall’associazione “Su Disterru”, in programma nei Comuni di Cagliari, Solarussa, Sassari e Asuni. Nella penisola il Festival sarà replicato a Roma presso la Casa del Cinema: lì sarà assegnato il Premio del pubblico. Hanno inoltre inserito Visioni Sarde nel loro programma delle attività i circoli di Torino, Alessandria. La Spezia e Civitavecchia. A Visioni Sarde sarà dedicata una serata nell’ambito di “Ennesimo Festival” previsto per settembre-ottobre a Fiorano Modenese.