“Il sindaco in una recente intervista si è dato un voto di 6+, per noi l’amministrazione di centrodestra non deve neanche essere rimandata a settembre: merita una bocciatura totale”. È il verdetto dell’opposizione di centrosinistra a Cagliari sul primo anno di mandato del sindaco Paolo Truzzu. Dalla A di “aliga” (spazzatura, ndr) alla Z, passando per C di Cultura, F di Famiglie, I di Istruzione, M di Mobilità, e poi Sport, Lavori Pubblici, Diritti, Edilizia, Qualità della Vita, Turismo e tutti gli altri temi di rilevanza per la città: in queste ultime settimane i consiglieri dei Progressisti, Partito Democratico, Progetto Comune per Cagliari e Sinistra per Cagliari hanno raccontato sui social “L’alfabeto delle promesse mancate, un anno di centrodestra a Cagliari”.

Un attacco all’amministrazione Truzzu su tutti i fronti: l’opposizione accusa la giunta della mancata soluzione del problema dei rifiuti. E anche dello stop dei cantieri di opere pubbliche, della chiusura di siti archeologici e monumenti sino alla mancata riapertura degli impianti sportivi dopo l’emergenza sanitaria. “La cosa che più ci colpisce e ci delude è che, oltre a una evidente incapacità di visione e programmazione, il centrodestra non è neanche in grado di raccogliere i frutti del lavoro della precedente amministrazione- accusa il centrosinistra- . Oggi sono tante le opere da completare e pronte a partire, ma tutto tace. Anche in era Covid-19, nonostante la nostra costante collaborazione, tutto si è fermato o è andato estremamente a rilento soprattutto nei servizi rivolti alle persone più bisognose di supporto”. Gli strumenti di pianificazione predisposti e pronti – questa l’ulteriore denuncia- per essere approvati definitivamente, sottolineano ancora gli esponenti del centrosinistra, dal piano particolareggiato per il centro storico al centro velico di Marina Piccola, dal Piano Urbanistico allo stadio, per consentire una nuova stagione di sviluppo sono ancora al palo e non si vede nessun nuovo atto di pianificazione all’orizzonte.

“A Cagliari – spiega il centrosinistra – come in tutta Italia, la vita sta tornando pian piano alla normalità, ma le nostre società e associazioni sportive non possono riprendere le loro attività per il totale disinteresse della giunta. A fine aprile 2020 Cagliari veniva definita ‘La città dove la ripartenza può essere più facile’ dal network mondiale Ernst & Young, ma non ci sembra che il sindaco stia approfittando di questo vantaggio. Nonostante le prescrizioni anticontagio siano ancora in vigore sono insufficienti i controlli per far rispettare norme e distanziamento sociale, così come non risultano efficaci le azioni per scongiurare l’abbandono dei rifiuti e per verificare il rispetto del codice della strada. Non è stata avviata nessuna campagna di promozione turistica”.