Un’agenda rossa sarà depositata domenica 19 luglio alle 16 e 58, orario in cui il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta morirono 28 anni fa a Palermo nella strage di Via D’Amelio, dal presidente del Consiglio regionale Michele Pais nel parco dedicato a Emanuela Loi a Sassari. Anche il Consiglio regionale aderisce così all’iniziativa della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome per commemorare, con questo gesto simbolico, il 27/o anniversario della strage di Via D’Amelio.

“Il 19 luglio del 1992 la mafia scrisse una delle pagine più dolorose della nostra storia.Nella strage di Via D’Amelio a Palermo morirono in un attentato di stampo terroristico – ricorda Pais – il magistrato Paolo Borsellino e gli agenti della scorta, tra cui l’agente Emanuela Loi. Sono passati 28 anni ma il dolore non si attenua soprattutto in Sardegna che ha pagato con la vita di Emanuela Loi, tra l’altro prima donna della Polizia a morire in servizio, un tributo pesantissimo alla lotta alla mafia”. Il presidente Pais depositerà un’agenda rossa in ricordo di quella da cui il giudice Borsellino non si separava mai.

“Il sacrificio di Emanuela, come di tutte le altre vittime, deve essere costantemente ricordato. Esprimo, anche a nome dell’intero Consiglio regionale della Sardegna, il più profondo dolore per la strage la cui memoria, a distanza di tanti anni, ci fa ancora inorridire. Quest’anno, con tutti gli altri Presidenti delle Assemblee legislative d’Italia, abbiamo voluto ricordare con questo gesto simbolico le vittime innocenti di questo attentato terroristico. Domani depositerò a Sassari, nel parco dedicato a Emanuela Loi in via Montello, davanti alla Questura, un’agenda dalla copertina rossa. Un quaderno dai fogli bianchi con la speranza che mai più si debbano scrivere pagine di violenza, di inciviltà, di terrore come quelle di 28 anni fa. Un’agenda rossa per non dimenticare questa strage che tanto profondamente ha sconvolto l’Italia intera. A distanza di tanto tempo il dolore in noi tutti è indelebile e credo che abbiamo il dovere di ricordare alle nuove generazioni , continuamente e senza mai stancarci, che Il rispetto della legalità, dello Stato, delle Istituzioni è il baluardo della libertà e della democrazia”.