Prima lo svantaggio e poi la rimonta, come all’andata. Meno sofferta, ma più importante. Contro il Cagliari all’Olimpico la Lazio ritrova la vittoria dopo 5 partite e si prende matematicamente il quarto posto Champions che mancava da 13 anni dall’ultima volta nel 2007/08. Al gol di Simeone allo scadere di primo tempo, rispondono nel primo quarto d’ora della ripresa Milinkovic-Savic e il 31esimo centro di Immobile che regala i tre punti che aspettava da tempo Inzaghi e si riprende la vetta solitaria della classifica cannonieri staccando di una rete Cristiano Ronaldo. Inzaghi recupera pedine importanti come Luis Alberto e Jony a centrocampo e Patric di rientro dalla squalifica, oltre a Correa che parte dalla panchina.

Cinque novità invece per Zenga che recupera Klavan in difesa e con Walukiewicz e Lykogiannis. In attacco, coppia da 28 gol Joao Pedro-Simeone. Moduli a specchio (3-5-2), ma con la Lazio che a centrocampo domina e il Cagliari deve variare da subito dando più densità in mezzo tra Nandez e Ionita, con Rog che viene delegato a soffocare Luis Alberto che gode di troppo spazio. Il ritorno dello spagnolo a pieni regimi sposta tanto nel gioco biancoceleste: Lazzari viene trovato con più facilità, Immobile sembra aver più fiducia: prima o poi un pallone buono arriva, anche se la Lazio non aveva fatto i conti con un Super-Cragno. Pronti via e Joao Pedro insacca subito su punizione da lunga distanza ma Piccinini di Forlì annulla il gol in quanto si trattava di punizione indiretta. Il brasiliano ci prova subito dopo di testa da un cross ma non inquadra lo specchio.

La reazione della Lazio non tarda a concretizzarsi e nei 15′ successivi è Cragno show, due volte su tiro di Lazzari e poi opponendosi in modo spettacolare su destro a giro di Luis Alberto. Al 18′ è addirittura clamoroso il modo con cui, d’istinto, il portiere rossoblu si oppone a Immobile che batte a botta sicura da pochi passi. La replica del Cagliari arriva al 32′ con un colpo di testa di Ionita deviato da Strakosha in angolo. Al 40′ il Cagliari reclama un rigore per tocco di braccio di Milinkovic ma l’arbitro (e il Var) lascia giocare. Poco dopo Simeone non approfitta della solitudine concessa dalla difesa laziale e spara di testa alle stelle.

I rossoblu recuperano coraggio e al 45′ trovano il vantaggio con un tiro di Giovanni Simeone deviato fatalmente da Luiz Felipe. Si riparte e la Lazio trova subito il pareggio: palla che spiove al limite dell’area sul piede di Milinkovic che fin lì era rimasto isolato. Botta di esterno e Cragno stavolta non può fare nulla. Biancocelesti che a quel punto insistono, ma ancora Cragno si esalta due volte su Luis Alberto, poi su Immobile aiutato anche dal palo ma al 15′ la 31esima rete in campionato arriva grazie a un assist del solito Luis Alberto. Nei minuti finali la Lazio si limita a gestire e ripartire difendendo la preziosa vittoria anche grazie all’ingresso di Correa. Il finale è una girandola di cambi e la tensione di un obiettivo a lungo cercato che si smorza solo al fischio finale.