33,5 euro è la quota pro-capite totale per i ticket sanitari in Sardegna, che risulta essere la più bassa d’Italia: il dato è stato reso noto nel report dell’Osservatorio Gimbe realizzato integrando i dati del Rapporto 2020 sul coordinamento della finanza pubblica della Corte dei Conti con quelli del Monitoraggio AIFA della spesa farmaceutica 2019.

“Nata per moderare i consumi, la compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria ha finito per costituire un rilevante capitolo di entrata per le Regioni in un’epoca caratterizzata da un definanziamento della sanità pubblica senza precedenti”, spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE.

Nel 2019 le Regioni hanno incassato per i ticket 2.935,8 milioni (48,6 pro-capite), di cui 1.581,8 milioni (26,2 pro-capite) per farmaci e 1.354 milioni (22,4 pro-capite) per prestazioni specialistiche, incluse quelle di pronto soccorso. Dall’analisi emergono notevoli differenze regionali relative sia all’importo totale della compartecipazione alla spesa, sia alla ripartizione tra farmaci e prestazioni specialistiche: in particolare, se il range della quota pro-capite totale per i ticket oscilla dai 33,5 in Sardegna a 90,8 euro in Valle d’Aosta, per i farmaci l’importo varia da 15,3 euro in Piemonte a 36,4 euro in Campania, mentre per le prestazioni specialistiche si va da 8,5 euro in Sicilia a 65,3 euro in Valle d’Aosta.