L’Università degli Studi di Cagliari riapre i battenti a settembre, ma in forma mista: si potrà assistere alle lezioni sia in presenza sia in modalità a distanza grazie, in quest’ultimo caso, ai sistemi di prenotazione e turnazione. La decisione di articolare l’attività didattica in questo modo è stata presa dagli organi collegiali dell’Ateneo che hanno approvato nei giorni scorsi il Piano presentato dal Rettrice Maria Del Zompo elaborato e messo a punto con la collaborazione e il coinvolgimento delle strutture.

L’Ateneo, attraverso il Centro EFIS, sta sviluppando un’applicazione denominata “ApPosto” per la prenotazione delle lezioni in presenza da parte degli studenti. “E’ sicuramente desiderio e volontà di tutti avere nuovamente un Ateneo aperto e vissuto come merita da studentesse, studenti, docenti, ricercatori, personale, Erasmus, Visiting professor – spiega la Rettrice – ma altrettanto grande è il senso di responsabilità sociale che ci impone di contribuire a mantenere alto il controllo della pandemia, eliminando tutte le situazioni a rischio, per evitare che quanto fatto finora risulti vano e per il rispetto dovuto alle tante, troppe, persone che sono decedute, e che purtroppo continuano a mancare, a causa dell’infezione da Covid-19 e alle loro famiglie. Con la massima prudenza e nel rispetto delle regole sanitarie ci troviamo pertanto ora ad affrontare insieme una nuova fase, ognuno nel rispetto del proprio ruolo e delle proprie competenze, per rendere l’Ateneo più efficace e più efficiente”.

Gli studenti – secondo quanto approvato dal Senato accademico e dal Consiglio di amministrazione – saranno chiamati ad optare per la presenza o la distanza prima dell’avvio dell’Anno Accademico e la loro scelta sarà vincolante per l’intero semestre. Se il numero degli studenti che opteranno per la didattica in presenza supererà la capienza massima delle aule, ciascuna Facoltà provvederà a definire un sistema di turnazione. Il servizio delle Segreterie studenti sarà organizzato attraverso uno sportello virtuale. Anche l’accesso agli spazi dell’Ateneo sarà regolato dai protocolli di prevenzione rischi già in vigore e quelli in fase di aggiornamento o da emettere per le varie casistiche, che saranno vigenti prima della ripresa delle attività.