Il Consiglio delle Autonomie si è espresso negativamente sulla riforma della Sanità che ripristina otto Asl con personalità giuridica, ma si tratta di un atto obbligatorio e non vincolante: il ddl è ora pronto per sbarcare in Consiglio regionale anche se non si sa ancora quando con precisione, perchè la data della dipende dalla decisione dell’opposizione di chiedere o meno i 10 giorni per la relazione di minoranza. Il parere, in ogni caso, è sostanzialmente negativo.

“Il ripristino delle Asl non risolve i problemi legati alle liste d’attesa, al fatto che mancano i medici e i concorsi – spiega il presidente Andrea Soddu – i comuni da anni sono esautorati dai poteri decisionali sulla sanità, le varie riforme ci hanno escluso e questa non fa eccezione”. Secondo il sindaco di Modolo Omar Hassan, “l’esperienza del Covid ci ha insegnato che le realtà che hanno una sanità ben organizzata hanno risposto meglio all’emergenza, la Regione deve tenere conto che i territori devono essere protagonisti, bisogna riorganizzare la rete di assistenza territoriale affinché la salute sia davvero un diritto per tutti”.

La riforma, secondo il sindaco di Thiesi Gianfranco Soletta, “al di là dello smembramento della Asl unica non chiarisce i problemi legati alla distribuzione dei servizi e ignora i Comuni”. Il sindaco di La Maddalena Luca Montella definisce il disegno di legge della Giunta “privo di coraggio e poco incisivo, lascia irrisolte le questioni legate alle sedi periferiche”. Infine il vicepresidente del Cal Antonio Satta ricorda di aver sollecitato, da presidente della conferenza socia sanitaria della Gallura, un incontro sul territorio con l’assessore della Sanità, i membri della commissione e i vertici dell’Ats, “ma la richiesta è rimasta disattesa: si tratta di uno sgarbo istituzionale”.