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Le ferrovie della Sardegna sono troppo ‘arcaiche’, motivo per il quale è quasi impossibile parlare davvero di treni ultramoderni da impiegare oggi in Sardegna È la sintesi di quanto affermato dal segretario generale regionale della Fit-Cisl, Valerio Zoccheddu, secondo il quale per realizzare il minimo indispensabile necessario per portare i tempi di percorrenza alle tanto annunciate 2 ore da Cagliari a Sassari, bisogna intervenire sul tracciato.

“Gli interventi minimi sul tracciato ferroviario hanno un costo non inferiore ai 2 miliardi di euro. Se ogni euro speso in ferrovia – scrive Zoccheddu – fosse indirizzato per raggiungere l’obiettivo della modifica del tracciato, forse non in uno o due anni, ma almeno entro il decennio potremmo finalmente avere una ferrovia efficiente e moderna”.

“Non ci stancheremo di ripetere – dice – sperando prima o poi di essere ascoltati: il tracciato ferroviario della Sardegna risale alla fine dell’800 ed è stato pensato per portare le merci all’imbarco a Olbia, tant’è che , a fronte dei 210 km. di SS. 131, in ferrovia da Sassari a Cagliari bisogna percorrerne circa 250; la tratta da Macomer a Sassari risulta essere tortuosa, con una velocità media di circa 70 km/h e in alcuni tratti anche pericolosa, vedi il tragico incidente di Campomela e l’allagamento della ferrovia del rio Calamasciu, e avrebbe necessità di rendere esecutivi i progetti di varianti di tracciato già progettati da RFI;la sola variante Sassari-Campomela che taglia il percorso di 6,3 km. e i tempi di percorrenza di 13 minuti ha un costo di circa 250 mln. La “madre” di tutte le varianti – la Bonorva-Sassari, con uno sviluppo di 45,3 km. e un risparmio di percorso pari a 33,6 km. e un taglio dei tempi di percorrenza di 50 minuti – ha un costo che si avvicina a 1.000 mln.di euro”.

“A questo aggiungiamo – continua Zoccheddu – che parliamo dell’unica regione d’Italia che ha la ferrovia a binario unico, a parte qualche decina di km. da Cagliari a San Gavino, e che per poter evitare accumulo di ritardi, dovuto agli incroci nelle stazioni, sarebbe indispensabile realizzare il raddoppio del binario almeno fino ad Oristano, dove si concentra il maggior numero di passeggeri e si collega la ferrovia con l’aeroporto di Elmas”.