Il sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda contesta la legittimità della chiusura parziale della spiaggia del Cavaliere, nell’isola di Budelli, da parte dal Parco Nazionale di La Maddalena ritenendo che vengano discriminati non solo i bagnanti residenti nei Comuni vicini ma anche gli operatori commerciali.

“Ho seri dubbi sulla legittimità dell’ordinanza che di fatto impone il divieto di accesso ai cittadini di Arzachena e degli altri Comuni affacciati sull’arcipelago a esclusione di alcune fasce orarie. Gli operatori sono penalizzati da questo provvedimento non condiviso con i sindaci dei centri limitrofi. Autorizzare solo alcuni imprenditori scelti dall’Ente Parco è discriminatorio”, conclude Ragnedda.

Negli ultimi 20 anni la spiaggia del Cavaliere si è ridotta di circa la metà a causa dell’erosione, dovuta secondo gli esperti anche alla massiccia presenza di bagnanti nel periodo estivo. Per questo motivo il presidente del Parco nazionale, Fabrizio Fonnesu, nei giorni scorsi ha firmato un’ordinanza con cui chiude tre quarti della spiaggia, lasciando fruibile solo una cinquantina di metri della spiaggia del Cavaliere, e limitando l’accesso solo ai bagnanti che arrivano a bordo dei barconi autorizzati al trasporto dallo stesso Ente, e ai residenti. Tra queste imbarcazioni – accusa il sindaco di Arzachena – non ci sarebbero quelle che partono dalle località turistiche che ricadono nel suo Comune, tutta la Costa Smeralda in pratica.

“Se il vero obiettivo è la tutela dell’ambiente, finalità che sposiamo pienamente – osserva Ragnedda – si dovrebbe prevedere l’interdizione totale all’arenile, come per la spiaggia Rosa, e non la limitazione degli orari o la riduzione degli spazi accessibili dove, al contrario, in tal modo il carico antropico aumenta a dismisura”.

La notizia di riferimento:

La Maddalena, chiusa la spiaggia del Cavaliere sull’isola di Budelli