Era stato rapinato in pieno centro a Cagliari: un falso intermediario e un complice gli avevano teso una trappola portandogli via 21 diamanti, del valore di 800mila euro, di cui solo quattro al termine delle indagini condotte dalla Polizia erano state recuperate. Adesso quelle quattro gemme appartenenti all’imprenditore Sergio Piscedda sono state sequestrate dall’Agenzia delle dogane e monopoli e dalla squadra mobile per contrabbando doganale.

Dopo la rapina messa a segno a settembre dello scorso anno, accanto alle indagini legate all’individuazione degli autori (due persone furono arrestate il mese dopo), sono scattati gli accertamenti da parte dei funzionari dell’Agenzia delle dogane e monopoli sulla provenienza delle gemme.

Verifiche che hanno portato a scoprire che i diamanti grezzi “erano stati introdotti irregolarmente nel territorio doganale dell’Unione Europea, non essendo stata presentata alcuna dichiarazione doganale di importazione e fornite le certificazioni internazionali, attestanti la legittima provenienza delle pietre”. Per le gemme grezze, secondo quanto accertato, l’imprenditore avrebbe dovuto pagare 176mila euro di diritti doganali.