‘Italia divisa a metà, tra temperature bollenti, nubifragi e smottamenti. Ma anche con due vittime probabilmente a causa di colpi di calore. Ed è stato salvato un tredicenne di origini francesi lasciato in auto sotto al sole nel parcheggio di un centro commerciale di Rivoli (Torino) mentre i genitori facevano la spesa. Invece le frane causate dal maltempo hanno portato all’evacuazione di 51 persone a Bormio e Livigno. Sul fronte del caldo, bollino rosso e massima allerta sono previsti, per sabato, in 14 città italiane, la metà di quelle monitorate e 4 in più rispetto al venerdì bollente.

Un fine settimana di fuoco, coincidente con l’esodo per le vacanze, quello descritto dal bollettino quotidiano sulle ondate di calore pubblicato sul portale del ministero della Salute. In particolare, il livello 3 di allerta, corrispondente al bollino rosso, è previsto per domani a Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Torino, Verona e Viterbo. Tra queste, le 4 città che passano dal bollino arancione di oggi al rosso di domani sono Brescia, Latina, Verona e Viterbo.

In Sardegna previsto un record di 45 gradi, dopo i 42 gradi superati a Iglesias, la città più calda. In media il termometro non è mai sceso sotto i 35 gradi in tutta la Sardegna. Da domenica attesa qualche diminuzione. Probabilmente il caldo è stato la causa dei malori che hanno portato alla morte due operai: un uomo di 36 anni, cittadino romeno, residente a Verona, dipendente di un’azienda di Padova impegnata nella posa della fibra ottica, per un attacco cardiaco che lo ha colpito mentre ancora stava lavorando nel cantiere stradale nel pomeriggio di ieri a Pasiano (Pordenone). Dalla ricostruzione l’operaio aveva trascorso gran parte della giornata sotto il sole, con temperature molto elevate. E potrebbe essere stato sempre un colpo di calore a provocare la morte di un operaio di 53 anni, di origine polacca, deceduto ieri pomeriggio nei pressi del canale Navile, alla periferia di Bologna. E Coldiretti lancia l’Sos frane con nubifragi su una terra arida.

“A rischio 91% dei Comuni”, dice l’organizzazione. A pesare, sottolinea, sono i mutamenti climatici e il consumo del suol con il terreno che non riesce ad assorbire l’acqua aumentando il rischio idrogeologico. Dissesto da maltempo che in Valtellina ha provocato frane. In via precauzionale disposta l’evacuazione di 43 persone in località Pini di Curvalta nel territorio comunale di Valdidentro e di 8 persone a Bormio nella zona della Val Campello. Danni sono stati registrati in Alto Adige dove i pompieri di 35 compagnie, nella notte tra giovedì e venerdì, sono intervenuti per oltre 100 interventi per cantine garage allagati, sottopassi non transitabili e rami caduti. Secondo il meteorologo provinciale Dieter Peterlin sono stati registrati 3500 fulmini.

In Trentino paura per una colata di fango e detriti a Peio. Turisti incolumi. Invece nel Bolognese l’ondata di calore è stata spezzata da vento, grandine con alberi e rami caduti e garage allagati in particolare a Pianoro, Vergato, San Giovanni in Persiceto, Castel San Pietro Terme e Medicina. Infine il rischio incendi particolarmente alto in Sicilia.