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Lo scorso 29 luglio l’Organismo Nazionale di Controllo presieduto da Francesco Profumo ha deliberato di non accreditare il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale, determinando così l’interruzione della sua attività. Quello isolano è l’unico centro sui 49 operanti in tutt’Italia a cui l’Onc ha negato l’accreditamento.

Per Sardegna Solidale si tratta di una “decisione gravissima, supportata da motivazioni inconsistenti e pretestuose, che mette in agitazione tutto il volontariato isolano e interrompe le attività già programmate. Il volontariato sardo si mobilita già da oggi è chiede il sostegno delle istituzioni per risolvere questa delicata e gravissima situazione”.

Oltre che al presidente della Regione Christian Solinas e a quello del Consiglio regionale Michele Pais, Sardegna Solidale ha scritto anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a Papa Francesco, che il 30 novembre del 2018 concesse una storica udienza speciale in Vaticano ai volontari provenienti dall’isola per celebrare i vent’anni di Sardegna Solidale. “Tutto verte – spiega Sardegna Solidale – sull’individuazione dell’organismo titolare del Csv istituito nell’isola sulla base del decreto ministeriale dell’ottobre 1997.

Per Sardegna Solidale il titolare era (ed è) il Comitato promotore del Csv Sardegna Solidale, presieduto da don Angelo Pittau e recentemente trasformato in centro di Servizio Sardegna Solidale Odv. Di diverso parere invece l’ONC, che ha dunque negato l’accreditamento”.

Le organizzazioni di volontariato operanti in Sardegna sono oltre 1700 circa, 10 ogni 10mila abitanti, con una crescita rispetto ad una precedente rilevazione del 2008. Anche i dati che riguardano i volontari, occasionali e attivi, dal 1999 al 2016 risultano tutti in crescita. Infatti, il numero delle associazioni attive sull’isola è passato dalle 1200 del 1999 alle oltre 1700 di oggi. Il numero dei volontari è cresciuto da 30 mila nel 1999 a 45 mila nel 2016, mentre quello dei volontari occasionali è raddoppiato dai 40 mila nel 1999 agli 80 mila del 2016.