La Cisl Fp Sassari proclama lo stato di agitazione, seguito dal primo sit in, dopo il “silenzio assordante dell’assessore alla Sanità Mario Nieddu e del Commissario Straordinario Giorgio Steri” in merito alla chiusura del Dipartimento Salute mentale complesso “Rizzeddu”.

Come spiega lo stesso sindacato, il 28 luglio, dopo un’assemblea urgente, le sigle “hanno immediatamente scritto ed inviato una mail all’Assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu e al Commissario Straordinario Giorgio Steri, per rappresentare ad entrambi la forte preoccupazione in relazione alla decisione – più che discutibile – dei vertici ATS di chiudere una struttura per lavori di ristrutturazione e nel contempo spedire, nel territorio dell’Ogliastra, il gruppo di pazienti che vi soggiornavano”.

Però, “da quella data, oltre a non ricevere alcun riscontro, –atteggiamento questo irrispettoso sia nei confronti del sindacato, ma soprattutto nei confronti di chi teme per il proprio salario ed il posto di lavoro e verso i pazienti ed i loro familiari – abbiamo avuto solo alcune deboli interlocuzioni con i politici locali, i quali si sono limitati a segnalare l’accaduto”.

Ma niente si è più smosso da quella data e “questa mattina” continua il comunicato di Cisl Fp Sassari “abbiamo convocato una seconda assemblea per fare il punto della situazione e decidere, insieme alle lavoratrici e lavoratori, eventuali iniziative finalizzate a sollecitare e costringere chi di dovere a dare le dovute risposte”.

“Siccome questo territorio ha dovuto fronteggiare e governare altre chiusure di centri residenziali psichiatrici (il caso Bonorva) e con esse esuberi o tagli contrattuali, temiamo che anche in questo caso si possano prospettare condizioni di rischio, i cui riflessi potranno colpire duramente il lavoro e con esso un importante servizio come quello della salute mentale. Un settore questo dimenticato da ogni compagine politica ed amministrativa”.

La sigla definisce “inaccettabile il silenzio assordante dell’Assessore regionale alla sanità, del Commissario Straordinario dell’ATS e di tutti coloro che in qualche misura e a vari livelli hanno precise responsabilità sulle gravi criticità che stanno attanagliando il territorio. Un territorio come quello del nordovest, dove il sistema sanità nel suo complesso, ma con particolare specificità quello della sanità territoriale, è ormai in preda ad un progressivo impoverimento”. Per queste ragioni è stata  proclamata una protesta che si terrà giovedì 6 agosto, all’ingresso del complesso di “Rizzeddu”, dove una rappresentanza di lavoratrici e lavoratori terranno un presidio fisso ed effettueranno volantinaggio per sensibilizzare l’opinione pubblica. Inoltre, venerdì 7 agosto, alle ore 10 si terrà il primo Sit-in con di fronte alla sede della ATS Sardegna in piazza Fiume a Sassari.