Picchetti e proteste per difendere il posto di lavoro.

Gli oltre cento lavoratori della cooperativa sociale Elleuno, società che gestisce in appalto il servizio di assistenza ai pazienti delle strutture socio-riabilitative del Dipartimento di Salute mentale dell’Ats, a Sassari, sono in stato di agitazione e questa mattina una loro rappresentanza ha manifestato con un presidio all’ingresso del villaggio sanitario di Rizzeddu, sede del Dipartimento. I dipendenti hanno distribuito volantini ai passanti per sensibilizzare l’opinione pubblica su una vertenza da cui rischiano di restare senza lavoro, dopo 23 anni di servizio esternalizzato Asl.

Al loro fianco ci sono i sindacati Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl, che per voce dei segretari territoriali Toto Terrosu, Antonio Monni e Dario Cuccuru, spiegano quale sia la situazione: “C’è forte preoccupazione dopo la decisione più che discutibile dei vertici Ats di chiudere una struttura per lavori di ristrutturazione e nel contempo spedire in Ogliastra il gruppo di pazienti che vi soggiornavano. Da quella data, oltre a non ricevere alcun riscontro, atteggiamento questo irrispettoso non solo nei confronti del sindacato, ma soprattutto dei lavoratori, nonché verso i pazienti e i loro familiari, abbiamo avuto solo alcune deboli interlocuzioni con i politici locali, i quali si sono limitati a segnalare l’accaduto – precisano i sindacati – Non ricevendo dall’Ats risposte e rassicurazioni sul futuro delle strutture di riabilitazione di Sassari, abbiamo convocato un’assemblea dei lavoratori nella quale è stato deciso di attivare la mobilitazione, con i presidi di oggi, a Rizzeddu, e di domani davanti alla sede dell’Ats”.