Una situazione surreale quella di decine di persone che devono tornare nel paese in cui lavorano e che sono bloccate in Sardegna.

I primi a denunciare la situazione sono stati i marocchini, che per tornare a casa loro viene richiesto il tampone che in Sardegna non viene fatto, ma numerosi sardi che risiedono in altre nazioni si trovano oggi nella stessa situazione.

“Avrei urgenza di lasciare la Sardegna per motivi di lavoro, ma per poter viaggiare con Emirates e altre compagnie aeree e ora obbligatorio fare un tampone naso faringeo – ci scrive una lettrice – da circa una settimana sto contattando e visitando diversi enti e strutture qui in Sardegna per poter eseguirlo ma vengo rimbalzata di ufficio in ufficio senza risposte se non che non sanno come aiutarmi”, queste le parole di una giovane sarda che vive e lavora a Dubai.

“Ho chiamato le Asl, ospedali, policlinici, protezione civile, cup, unità di crisi, igiene pubblica, medico di base, ma senza alcun risultato – prosegue – mi vedo obbligata a cancellare il mio volo finché la Regione non autorizzerà il tampone per motivi di lavoro.”.

L’aspetto ancora più surreale è che i laboratori sarebbero pronti ad effettuare i test e che nel resto d’Italia i tamponi vengono regolarmente effettuati per motivi di lavoro e turismo.