Il Consiglio dei ministri ha deliberato di impugnare la legge della Regione Sardegna per l’articolo sugli interventi edilizi. Lo rende noto il comunicato stampa del Cdm che si è svolto la scorsa notte e nel corso del quale sono state impugnate 11 leggi regionali.

La legge della Sardegna aveva già nei giorni scorsi fatto emergere il confronto tra governo e Regione sulle norme paesaggistiche e urbanistiche.

Ora il Cdm decide di “impugnare la legge n. 17 del 24/06/2020, recante “Modifiche alla legge regionale n. 22 del 2019 in materia di proroga di termini”, in quanto l’articolo 1, relativo agli interventi edilizi, eccede dalle competenze statutarie, in violazione dell’articolo 3 dello Statuto speciale della Regione, e invade altresì la potestà legislativa esclusiva dello Stato in materia di tutela del paesaggio, di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera s), e all’articolo 9 della Costituzione”.

Bene l’impugnazione delle due leggi sull’interpretazione autentica del Ppr e sulla proroga del Piano casa, ma non è il momento di facili trionfalismi perché, prima che le Corte costituzionale si pronunci, le leggi sono comunque in vigore e possono già produrre effetti. E’ la posizione degli ambientalisti del Wwf Sardegna, preoccupati soprattutto per un’eventuale applicazione della norma sul Ppr. Tanto che il delegato Carmelo Spada annuncia: “Qualora venissero rilasciate autorizzazione regionali o comunali che porterebbero alla compromissione della coste, del patrimonio ambientale e della biodiversità della Sardegna, la nostra associazione valuterà l’opportunità di presentare ricorso al Tar con richiesta di sospensiva dell’eventuale atto concessorio”.

Spada ricorda anche che, nelle scorse settimane, “il Wwf Italia aveva inviato un dossier al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, ai ministri dell’Ambiente Sergio Costa, dei Beni culturali Dario Franceschini e degli Affari Regionali Francesco Boccia con la richiesta di impugnare la legge regionale n.21 approvata dalla regione Sardegna il 13 luglio 2020 e l’ennesimo rinnovo del Piano casa al 31 dicembre 2020”.