“L’ospedale Santissima Trinità di Cagliari è stato il Covid Hospital che, durante la fase acuta dell’emergenza, ha garantito le cure ai pazienti del sud Sardegna – scrive Francesco Agus, Capogruppo dei Progressisti in Consiglio Regionale – nei mesi scorsi sono emerse gravi problematiche logistiche che, se non risolte, potrebbero peggiorare l’assistenza e aumentare i rischi qualora dovesse esserci una ripresa dei contagi nei prossimi mesi”.

“Una, in particolare, riguarda la necessità di adeguamento del Pronto soccorso al fine di garantire un percorso di sicurezza ai cosiddetti “pazienti grigi”, con sintomi lievi e in stato febbrile in attesa di tampone, al fine di evitare ogni contatto con altri pazienti – prosegue la nota – per questo era stata progettata una struttura temporanea di 100 mq da realizzare nell’area verde centrale del polo sanitario, a pochi passi dall’attuale Pronto soccorso, che avrebbe garantito sei posti letto aggiuntivi agli undici già presenti nel corpo principale. Il tutto sarebbe stato possibile grazie alle deroghe urbanistiche previste dal Dl rilancio per le opere di edilizia sanitaria provvisorie e legate all’emergenza sanitaria in corso, purtroppo sino ad oggi l’annunciato adeguamento del pronto soccorso dell’Ospedale Ss Trinità non è mai avvenuto”.

“Questo è un tema strategico, un’opera indispensabile e urgente e non capiamo perché sia ancora ferma – chiede il Capogruppo Francesco Agus – “I focolai riscontrati in alcuni ospedali nei mesi di marzo e aprile erano legati anche all’assenza di percorsi definiti e di aree dedicate ai pazienti grigi. Lo sanno tutti, lo abbiamo constatato e condiviso in Commissione sanità più volte. È disarmante constatare come alle parole non seguano mai i fatti”.

“La Giunta dovrebbe dedicare più tempo al contenimento dei rischi legati all’emergenza ancora in corso e meno alle riforme fatte ad uso e consumo della classe politica – chiude il capogruppo – non è possibile che non esista una scala di priorità e che dopo mesi di discussione non vengano portate avanti nemmeno le politiche più banali e condivise, tanto da far diventare l’edificazione di un semplice prefabbricato un ostacolo insormontabile, un monumento all’indecisionismo politico, allo scaricabarile e all’incoscienza“.