Olbia, il Sindaco Nizzi e i toni arroganti: “Se siete tonti non è colpa mia”

Siamo una coppia che vive da anni ad Olbia e volevamo testimoniare la nostra profonda tristezza e vergogna per lo spettacolo andato in scena martedì 4 Agosto 2020 ad Olbia.

Il sindaco di Olbia Settimo Nizzi, accompagnato da diversi consiglieri comunali, ha dimostrato di avere un atteggiamento palesemente non adatto al ruolo che ricopre: non rispettoso, intimidatorio e razzista nei confronti dei cittadini olbiesi che manifestavano a lui (e alla giunta presente) il loro dissenso per un progetto che prevede l’abbattimento di una grande quantità di alberi in città. Abbiamo assistito ad una serie di parolacce pronunciate dal primo cittadino, un tono arrogante, un comportamento intimidatorio nei confronti di chi dissentiva (e ammettiamo in alcuni momenti disturbava) ai quali, su sua disposizione, sono stati chiesti i documenti di riconoscimento da parte delle forze dell’ordine presenti.

I documenti non sono stati invece chiesti in quell’occasione ad una sostenitrice del sindaco (con un cappello e un vestito a fiori) che, in modo molto più arrogante e provocatorio, disturbava in modo pressoché continuo l’esposizione del sindaco e dei cittadini che volevano far domande per perché il Comune avesse deciso (senza interpellare la minoranza e i cittadini) di tagliare un lungo viale alberato senza proporre progetti alternativi che prevedessero un minore impatto sull’ambiente, sulla salute dei cittadini e sulla comunità tutta.

La stessa signora pro-sindaco ha messo in atto un comportamento razzista nei confronti di chi diceva di non esser originario di Olbia e lo stesso atteggiamento discriminatorio è stato utilizzato dal sig. Nizzi quando ha utilizzato la frase “Statti zitto e vai a Samugheo e fammi un tappeto, ajò.. Samugheo”.

La maggior parte dei cittadini presenti erano a conoscenza del progetto perché lo avevano letto e studiato nel dettaglio e le loro domande puntuali non hanno trovato risposte concrete, verificabili con documenti.

Lo stesso sindaco ha strappato il microfono ad un cittadino, rapportandosi in maniera eccessivamente confidenziale e poco rispettosa ad altri che facevano domande scomode in merito al progetto che ha previsto il taglio degli alberi di Via Imperia. L’espressione utilizzata dal sindaco “ Abbiamo eliminato tutte le interferenze” ci ha inoltre richiamato alla mente l’articolo apparso sulla Nuova Sardegna a giugno scorso dal titolo “Telefonia, a Olbia la corsa del 5G: i gestori scelgono il Cipnes” e il fatto che gli alberi costituiscono uno dei maggiori ostacolo alla trasmissione di tali segnali. Alle persone alle quali abbiamo raccontato la nostra esperienza, legata all’incontro del primo cittadino con la cittadinanza, le risposte che abbiamo avuto era di questo tipo “Ma perché non conoscevi Settimo Nizzi? Lui è così!” oppure “ma perché non ricordi quando durante il consiglio comunale ad un consigliere ha detto in gallurese «Sidderami stati tutti tonti come te, erami stati molti» aggiungendo «Asinone» e concludendo con la frase «Ricordati che ti ho dato il lavoro tanti anni fa. Capito […] hai cumpresu? E non dico altro… e fammi stà zittu che è meddu! Maleducato testa di cazzo» ?”.

Per concludere questa riflessione vorremo citare alcuni passaggi tratti da un articolo in cui è riportata una riflessione fatta ad Aprile 2003 da Giovanni Paolo II, in cui il Papa parlando delle doti dell’uomo politico condanna “arroganza e superbia”. Anche Papa Bergoglio nel Dicembre 2018, condividendo «Le beatitudini del politico» del card. Van Thuan, ricorda “Beato il politico che sa ascoltare” e “Beato il politico che si mantiene fedelmente coerente”.

Riportiamo di seguito alcune frasi tratte dal video dell’evento e da un articolo apparso sulla stampa locale in cui si possono leggere le affermazioni fatte dal primo cittadino che sono tristemente distanti anni luce dalle virtù che il sindaco ha dimostrato di non possedere.

“Ti stai zitta poco poco, sai quanto fai bella figura?”; “E allora statti zitta!” “a me me ne frega poco di quello che fai tu”; “E vergognatevi”; “Io dico quello che voglio”; “Maleducato è lei e chi non glielo dice”; “Lei mi ha rotto le palle!” “Scusate, prendete il nome del signore… individuate quel signore! Documenti!” (frase detta dal primo cittadino alla alla polizia); “Oh… a cagare ci vai tu!”; “Non dirlo più eh, maleducata!”; “Ci si comporta in maniera educata!”; “Vada e parli dove vuole… a lei non gli do la parola”;

“Mi dici il nome di questo signore!? (Il sindaco rivolto alla polizia; “Io sono Settimo Nizzi… tu chi sei?” ; “Gli alberi non erano allineati”; “Lei mi può parlare di tutto tranne che di natura”; “Ma non ti puoi star zitto un minuto? Statti zitto! Devi stare zitto! Vai e parla da un’altra parte! ”; Samugheo.. ajo’!” rivolto ad un cittadino di quella zona della Sardegna);

“Noi abbiamo fatto il progetto, ci siamo visti più volte, ci siamo confrontati, abbiamo fatto tutto il necessario, e lo abbiamo detto più volte… forse non c’eri tu ma non mi dispiace, e la decisione assunta è stata questa… che la miglior decisione possibile per mettere in sicurezza Via Imperia”; “Mi sono confrontato con tutti quelli con cui mi dovevo confrontare!”; “Adesso stai rompendo eh… mettiti in riga, sennò ti rispondo pure male, hai capito!”; “Andate a guardare tutto quello che volete.. ma lo vedrete poi” ; “Statti zitto e vai a Samigheo e fammi un tappeto, ajo’.. Samugheo”; “Tu hai già parlato, zitto, boh… poi me lo dici per telefono!”; “A lavoro finito poi ci rivediamo… così vedrete. Il progetto lo abbiamo fatto e lo portiamo avanti!”; “Ho detto nooo… ho detto noooo, guardate il progetto!”; “No dai… cazzo”; “Non si potevano mettere essenze arboree di grandi dimensioni perché altrimenti i mezzi pubblici non passano in sicurezza! Io sono serio, non fare battute” (il sindaco con tono di superiorità e insufficienza ad un cittadino che chiedeva il perché non è stato messo qualche altro albero per compensare quegli stessi alberi tagliati, come viene fatto in tante città per compensare le emissioni di CO2); “Vi ho detto che toglieranno solo il minimo indispensabile”; Il sindaco dichiara che in città gli alberi abbattuti non riducono di “niente” il rischio idrogeologico); “Attento a cosa dici che è meglio”; “Sordo sei tu!! Parla in maniera educata!”; “L’agronomo fa la relazione, noi ci confrontiamo e poi l’amministrazione decide il tipo di essenza da mettere a dimore. Il dirigente, è uno specialista del settore, Zanda, è un botanico”.

Diverse di queste affermazioni sono palesemente false e il fatto che son state fatte reputiamo sia l’ennesima dimostrazione dell’assoluta mancanza di rispetto di Settimo Nizzi (e della maggioranza presente che lo sosteneva) per i suoi cittadini.

La frase ““Se siete tonti non è colpa mia” penso possa costituire il sunto di quest’amara riflessione che non avremmo voluto davvero dover fare.

Una coppia di cittadini Olbiesi

 

 

 

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