Valentino Dessì, il 55enne di Villaperucciu, trovato la mattina dell’8 agosto semicarbonizzato in una stradina sterrata di Porto Botte, vicino a Carbonia, nel Sulcis, probabilmente è deceduto a causa dell’incendio della sua auto, della quale aveva perso il controllo finendo fuori strada: nessun segno di violenza infatti è stato trovato sul corpo.

Ma per avere la certezza che l’incidente non sia stato provocato da un malore, bisognerà attendere gli esami istologici sui campioni prelevati durante l’autopsia eseguita oggi sul corpo della vittima. A ordinare l’esame era stata la pm di Cagliari Diana Lecca, dopo il ritrovamento del corpo semicarbonizzato a pochi metri dalla Opel Astra di Dessì, in una stradina vicino agli stagni di Porto Botte, nel territorio di Giba, a pochi chilometri da Carbonia.

L’esame autoptico – eseguito dal medico legale Roberto Demontis – avvalora la prima ricostruzione fatta dai carabinieri intervenuti sul luogo dell’incidente: Dessì aveva trascorso la serata in un chiosco in compagnia di amici, poi poco dopo le 20.30 di sabato era andato via passando per una stradina che conduce alle saline di Sant’Antioco. La morte sarebbe quindi stata causata dalle ustioni provocate dall’incendio dell’auto.

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Cadavere semicarbonizato, si ipotizza incidente stradale