Per ora nessuna postazione fissa in porti e aeroporti per i tamponi a chi arriva in Sardegna dalla Spagna, l’unico Paese collegato direttamente con l’Isola tra i quattro ritenuti a rischio Covid per i quali è previsto l’obblico certificazione di un test molecolare o antigene negativo fatto nelle ultime 72 ore o obbligo di tampone entro 48 ore dal rientro in Italia.

Croazia, Malta e Grecia, infatti, non hanno voli o tratte marittime che arrivano direttamente negli scali sardi: a Cagliari atterrano due aerei da Siviglia e Valencia, a Olbia uno da Barcellona, città collegata anche via mare a Porto Torres.

“Ci stiamo organizzando e stiamo effetuando tutte le valutazioni del caso attraverso un’interlocuzione con l’azienda sanitaria unica per trovare la soluzione migliore e più rapida per eseguire i test all’arrivo – spiega l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu – questo non significa che oggi non ci sono controlli. Per arrivare in Sardegna occorre registrarsi per via telematica con il modulo online o attraverso la App. Inoltre abbiamo gli elenchi dei passeggeri dalle compagnie aeree e marittime e quindi riusciamo a tracciare i passeggeri in arrivo che devono sottoporsi al tampone entro le 48 ore dallo sbarco, come prevede la norma nazionale recepita dall’ordinanza del presidente Solinas”.