“Non intendo definire le altre squadre più forti di noi, in Italia c’è l’abitudine a gettare acqua sul fuoco, ma io sono veramente molto contento della squadra che abbiamo fatto”. Le parole di coach Gianmarco Pozzecco sono indirizzate al popolo biancoblu. Dopo un’astinenza forzata dal basket giocato, la Dinamo Sassari Banco di Sardegna si tuffa con entusiasmo in campo per la Supercoppa e nella prossima stagione, che inizierà molto prima del solito e che ha imposto una preparazione diversa dal passato.

E mentre la nuova rivoluzione estiva e che vuole essere sicuro che si sia davvero cicatrizzato lo strappo tra il tecnico e il presidente Stefano Sardara nel corso di questa lunga e strana estate. Dopo il lockdown la Dinamo si presenta con un look europeo, come piace al Poz. Ci sono i croati Miro Bilan e Filip Kruslin, il lituano Eimantas Bendzius, il servo Vasa Pusica e l’estone di formazione italiana Kaspar Treier. Completano la flotta straniera gli americani Jason Burnell e Justin Tillman: il rookie arriverà in Sardegna domani o dopo, bloccato sinora a casa dal coronavirus, a causa del quale ha perso entrambi i genitori. Tra gli italiani c’è per il quindicesimo anno di fila il capitano Jack Devecchi, ma inizia a essere un veterano anche Stefano Gentile. Ci sono poi il giovane sassarese Marco Re e l’esperto cambio Luca Gandini.

E c’è Marco Spissu: al centro del progetto di Pozzecco e già nel giro della Nazionale, è l’uomo simbolo di questa squadra. “Sono sardo, più di tanto non cresco, perciò ho utilizzato il lockdown e tutto questo periodo per lavorare su altri aspetti del mio fisico – scherza il play – dentro di me ho aspettative molto alte”. A fine mese Sassari sarà di scena a Cagliari per il trofeo internazionale che vede in campo anche Milano e Venezia. Sarà un primo test in vista dell’esordio ufficiale. Chiuso il Palasserradimigni per lavori, Olbia è stata scelta come sede del girone di Supercoppa che include Sassari, Roma, Brindisi e Pesaro. Il 3 settembre la prima sfida ufficiale contro i capitolini.