Un nuovo lockdown nazionale “è decisamente improbabile”. Ma le chiusure locali “possono diventare inevitabili se la situazione sfugge di mano, se il controllo del territorio e degli infetti sfugge di mano”. E il rischio esiste, perché “c’è sempre una festa danzante o un barbecue da fare, un funerale da celebrare”. Così il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, sottolineando che “400 casi al giorno non sono tanti né pochi. Dicono che il virus c’è ed è presente in tutto il paese. Siamo ancora in una situazione governabile. Però è una situazione precaria e il passaggio, il salto quantitativo, può essere molto veloce, questo è il rischio vero”.

“Le discoteche – ribadisce Miozzo – devono rimanere chiuse perché, checché se ne dica, con migliaia di ragazzi ammassati non c’è nulla da fare.Le aggregazioni di massa sono devastanti – aggiunge – impossibili da gestire”. Ci sono però degli interessi economici e migliaia di lavoratori da tutelare. “Ci rendiamo perfettamente conto – dice – e per questo servono delle compensazioni. Il lavoratore del settore va tutelato come e forse anche più degli altri, perché parliamo di un settore troppo a rischio”.

Tenere le discoteche aperte “è un serio rischio”, sottolineano fonti di governo ricordando alla Regioni che l’esecutivo, anche nell’ultimo Dpcm, “ha sempre ribadito che le aperture non erano e non sono previste”. Proprio per tentare di trovare una soluzione condivisa e dopo l’incontro di mercledì al quale hanno partecipato i ministri Speranza, Boccia e Patuanelli, secondo quanto si apprende, il ministro degli Affari Regionali potrebbe riconvocare i governatori. Le Regioni, dicono ancora le fonti, hanno deciso “in autonomia di aprire a certe condizioni” ma in questa fase “è necessaria la massima responsabilità e il massimo scrupolo per le condizioni di sicurezza e la reale tutela della salute”. Quei governatori che in queste ore stanno decidendo di chiudere i locali da ballo e le discoteche seguendo le indicazioni del governo, concludono le fonti, “non vogliono colpire un settore ma ritengono un serio pericolo l’apertura di spazi dove il contagio può correre”.

Intanto salgono ancora i contagi per coronavirus e per la prima volta da settimane superano i 500 in 24 ore: sono 523 i nuovi casi registrati in un giorno, secondo i dati del ministero della Salute, mentre mercoledì erano stati 481 ieri. Complessivamente sono 252.235 le persone che hanno contratto il virus. In calo invece il numero delle vittime: 6 in più rispetto a mercoledì che portano il totale a 35.225, mentre mercoledì l’incremento era di 10.Tra le regioni solo la Valle d’Aosta non fa registrare nuovi casi mentre i maggiori incrementi si registrano in Veneto (+84), Lombardia (+74), Liguria (+63) e Sicilia (+42).