Notte di inteso lavoro per i poliziotti della Squadra Volanti della Questura di Cagliari, impegnati senza sosta nel controllo del territorio. Intorno all’1,45 circa sono pervenute alla sala operativa di via Amat diverse segnalazione che riferivano che alcuni cittadini stavano soccorrendo un uomo vittima di aggressione nell’incrocio tra la Via Sassari e il Corso Vittorio Emanuele.

Due equipaggi hanno raggiunto in brevissimo tempo il posto ed hanno accertato che la vittima era stata aggredita da un giovane che poco prima lo aveva colpito al capo con un casco per poi darsi alla fuga. I testimoni hanno fornito ai poliziotti una dettagliata descrizione dell’aggressore risultata poi utilissima per la sua identificazione e la successiva cattura.

La ricostruzione degli eventi ha consentito di accertare che la vittima, un uomo di 50 anni cagliaritano, titolare di un locale del Corso Vittorio Emanuele, dopo aver chiuso l’esercizio commerciale, stava facendo rientro a casa. Mentre percorreva la Via Sassari è stato spintonato e poi colpito violentemente al capo con un casco da un giovane che poi è fuggito. Le condizioni dell’uomo sono apparse subito gravi al personale del 118 che lo ha trasportato in codice rosso all’Ospedale Brotzu.

Gli Agenti, coordinati dal dirigente Massimo Imbimbo, sono riusciti in brevissimo tempo a risalire all’aggressore e alla sua abitazione. Infatti quest’ultimo è stato trovato in casa e identificato per Antonello Medda, 20enne cagliaritano. L’aggressore sarebbe intervenuto, compiendo il violento gesto, tra un acceso diverbio avvenuto nelle ore prima tra la vittima e il proprietario di un altro locale dirimpettaio. La perquisizione ha consentito di trovare il casco usato durante l’aggressione e gli abiti indossati che il Medda aveva tentato di nascondere, mettendoli a lavare tra la biancheria sporca.

Sul luogo dove si è svolto il fatto è intervenuta anche la Polizia Scientifica per i rilievi del caso. Medda dopo gli accertamenti in Questura è stato arrestato per il reato di tentato omicidio e successivamente accompagnato presso la sua abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.