Il sindacato Usb si dichiara totalmente contrario alle condizioni poste da Air Italy in liquidazione per la firma dell’accordo sulla cassa integrazione di 10 mesi per i quasi 1.500 lavoratori della compagnia, per i quali è aperta la procedura di licenziamento collettivo.

“La riunione – scrive il sindacato in un post su Facebook – ha fatto emergere la volontà aziendale di ricorrere alla Cigs vincolando la richiesta a delle precise condizioni: inizio entro il primo settembre; nessun anticipo della parte ordinaria da parte aziendale; richiesta che i licenziamenti vengano comminati durante il regime di Cigs; nessun onere a carico aziendale qualora la Cigs dovesse venir meno per qualsiasi ragione durante la fruizione e quindi libertà di procedere ai licenziamenti al verificarsi di qualsiasi impedimento”.

“Riteniamo queste condizioni inaccettabili – dice l’Usb – considerando le gravi responsabilità anche aziendali per questo epilogo. Si vorrebbe decidere la sorte di 1.500 lavoratori in quattro giorni lavorativi così come si vorrebbe scaricare sugli stessi e sulla collettività un onere enorme che va ad aggiungersi alla decisione di cessare ogni attività. Come abbiamo sempre ribadito, serve tutto il tempo necessario per affrontare la madre di tutte le questioni, ovvero garantire una ricollocazione dei lavoratori, ma serve anche tempo per affrontare tutte quelle delicate questioni di carattere tecnico relative alla Cigs, dal preavviso a tutte le altre problematiche che vanno dai contenziosi, ai precedenti licenziamenti collettivi e via dicendo”.