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Ieri mattina i Carabinieri della Compagnia di Macomer, con le unità cinofile, hanno arresttao su ordine della Procura di Oristano Simone Marchi,24enne di Gavoi (Nu) , Michele Chillocci di Fonni, anch’egli 24enne, Giovanni Antonio Addis, 19enne di Bosa e Pietro Antonio Piras, 39enne di Bosa (Or) per coltivazione, produzione e spaccio di marijuana, hashish e cocaina. Per D.P, 24enne di Gavoi il tribunale ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di Gavoi.

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L’indagine dei Carabinieri di Montresta, insieme ai colleghi di Suni, Bosa e Silanus, e del Nucleo operativo di Macomer e del Reparto Squadriglie di Nuoro e dei Cacciatori di Sardegna, hanno permesso di scoprire due piantagioni (in due diversi sequestri) per un totale di oltre 7.000 piante di marijuana e circa 14 kg di infiorescenze già pronte per la vendita.
Inoltre, in un’altra circostanza, sempre a carico di uno degli indagati, sono stati trovati altri 12 kg di marijuana, quasi un chilo di hashish ed oltre 100 grammi di cocaina. Il rendimento complessivo dello stupefacente avrebbe prodotto sul mercato illegale circa 6 milioni di euro.

I militari della Stazione Montresta il 17 giugno scorso, nel corso di prolungati appostamenti per la ricerca di piantagioni di marijuana operati in zone impervie di difficile penetrazione nell’agro del Comune di Bosa, a pochi km da Montresta, “Monte Filighe”, avevano arrestato Giuseppe Francesconi, 51 enne di Porto Torres e Simone Marchi, 24enne di Gavoi per la produzione e coltivazione di 2.200 piante e detenzione di circa 14 kg di infiorescenze di marijuana. Il primo quale custode e coltivatore (dormiva da diversi giorni in un bivacco) ed il secondo quale “esperto coltivatore” in quanto da tempo impegnato anche nella produzione della canapa light.
Dopo l’esame di tutti gli elementi raccolti durante il primo sequestro, i9 Carabinieri hanno proseguito con ulteriori appostamenti sino al ritrovamento, il 26 giugno, in loc. “Monte Crispu”, di ulteriori 5.200 piante di marijuana. Nel corso dell’ultimo sequestro la perquisizione dei luoghi ha permesso di trovare due tende adibite a bivacco, collocate su un rocciaio, con radio e cellulari per il controllo a distanza da parte dei custodi della piantagione.

L’esito dell’operazione è il frutto di un articolato controllo del territorio della Compagnia Carabinieri di Macomer, svolto senza alcuna attività tecnica ma con l’analisi e messa a sistema delle informazioni e delle attività di polizia giudiziaria svolte dalle 9 Stazioni che la compongono e, in particolare, di quelle di Montresta, Silanus, Bosa e Suni per l’operazione in disamina. Dopo le formalità gli arrestati sono stati tradotti ed associati al carcere di Massama (Or) in attesa dell’interrogatorio di garanzia.