Dover scegliere di menzionare alcune spiagge della Sardegna piuttosto che altre è un arduo compito. Tra i più di 1800 km di costa dell’isola, infatti, ci saranno alcune spiagge sarde tanto amate da viaggiatori, turisti e sportivi, che non rientreranno nell’elenco che state per leggere.

Per non rendere la lista infinita, è stato però necessario fare una scelta, e così, tenendo conto delle spiagge più rinomate, di quelle che si distinguono non solo per la bellezza e il mare cristallino che le lambisce, ma anche per accessibilità e sicurezza, e di quelle che costituiscono i migliori spot per chi pratica surf e windsurf, ecco, suddivisa per aree geografiche, una carrellata delle spiagge più belle della Sardegna. Un’ampia selezione di angoli di paradiso ai quali associare ricordi ed emozioni indelebili, luoghi in cui godersi momenti magici da metà maggio fino ai primi di ottobre, e da visitare anche nelle miti giornate invernali tipiche dell’isola.

Nord Sardegna

Spiaggia La Pelosa – Stintino. Credits: Tramont Ana.

Partendo dal versante occidentale, una delle zone turistiche più interessanti è quella della Riviera del Corallo, così chiamata perché nelle sue acque è presente il corallo rosso, prezioso organismo vivente che viene utilizzato per realizzare splendidi gioielli. È in questa area che si trovano la spiaggia delle Bombarde e del Lazzaretto, tra le più conosciute della Sardegna, e la lunga distesa di sabbia fine e dal colore ambrato di Porto Ferro, poco affollata e meta di appassionati di surf e windsurf perché battuta di frequente dal forte vento.

Nell’estrema punta nord-occidentale, nel golfo dell’Asinara, lascia senza fiato la vista di una spiaggia dall’aspetto tropicale, La Pelosa, che vanta un fondale basso e limpido, e un mare sempre calmo e piatto.

Proseguendo verso il centro, il primato per le spiagge più belle, spetta a Santa Teresa di Gallura, con perle quali La Marmorata, Cala Sambuco e Santa Reparata, caratterizzata da scogliere rocciose e un mare limpido che la rendono l’ideale per immersioni alla scoperta dei fondali marini. E ancora, Capo Testa, l’incontaminata Cala Spinosa, Rena di Ponente, Rena di Levante e la Valle della Luna, che deve il suo nome alle molteplici tonalità che assumono le rocce al chiaro di luna e che è nota perché dagli anni ’60 ospita una comunità hippy.

Tra Santa Teresa e Palau, c’è Porto Pollo, una delle più frequentate da velisti e chi pratica windsurf e kite, così come la vicina spiaggia di Barrabisa, spesso teatro di competizioni internazionali.

Spiaggia Rosa – Budelli. Credits: gianluigi_becciu.

È invece inaccessibile e visibile solo a distanza, Budelli, piccola isola dell’arcipelago della Maddalena dove si trova la Spiaggia Rosa, il cui colore deriva dallo sbriciolamento della miniacinia miniacea, microrganismo rosa che vive nella posidonia all’interno delle conchiglie.
Nel Parco Nazionale della Maddalena si può inoltre ammirare anche la spiaggia di Cala Coticcio, raggiungibile solo via mare oppure via terra, attraverso le rocce, percorrendo un sentiero lievemente impervio.

Impossibile non nominare anche la località più famosa del Nord Est della Sardegna, la Costa Smeralda, una zona meravigliosa, dove il mare assume nuance dal turchese al verde smeraldo, ma la cui bellezza viene offuscata dal lusso e dalla movida per i quali è più popolare.

La costa nord orientale dell’isola riserva altre incantevoli sorprese come Cala Brandinchi, detta anche Tahiti, una baia dalla sabbia bianchissima, incorniciata e protetta da un’ampia pineta e piccole dune. Non lontane, vi sono La Cinta, che si affaccia sull’Area Marina Protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo, e Isuledda, circondata e colorata da piante di ginestra, mirto, ginepro e corbezzolo, tipiche della macchia mediterranea sarda.

Sardegna Orientale

Cala Liberotto, spiaggia – Orosei. Credits: ASpexi.

Mare cristallino, rocce e sabbia dorata contraddistinguono l’area racchiusa dal Golfo di Orosei, nella parte est dell’isola. La natura selvaggia trionfa in ogni cala, dando vita a paesaggi mozzafiato. Da Cala Liberotto a Cala Ginepro, dall’oasi protetta di Bidderosa, che custodisce al suo interno cinque calette e un parco di più di 800 ettari di boschi e macchia mediterranea, alla magnifica spiaggia di Bèrchida, dove ginepri secolari formano singolari capanne naturali.

Cala Goloritzè

Nel territorio di Baunei, in Ogliastra, tra le spiagge più apprezzate c’è Cala Mariolu con il suo arenile davvero particolare, fatto di sassolini tondi, bianchi e rosa, che si mischiano alla sabbia. L’ideale è raggiungerla via mare, in barca o in gommone, approfittando dell’escursione per visitare anche Cala Goloritzè, Cala Sisine, Cala Biriola e Cala Luna.

Ma l’Ogliastra è la meta perfetta anche per tutti coloro che amano le spiagge ampie ed estese, che possono trovare il relax e le comodità che cercano nelle spiagge di Cea, della Torre di Barì e nel Lido di Orrì.

Sud Sardegna

Punta Is Molentis – Villasimius. Credits: jenny sturm

Procedendo verso la parte meridionale dell’isola, Villasimius è una delle zone con la più alta concentrazione di spiagge da sogno. Porto sa Ruxi, Campus, Campulongu, la spiaggia del Riso, Cala Caterina, la stupenda Punta Molentis, l’isola di Serpentara e l’isola dei Cavoli, sono solo alcune delle più belle.

Suggestiva anche la costa di Castiadas, di cui fanno parte Cala Pira e Cala Sinzias, e Costa Rei, con i suoi dieci chilometri di spiagge di sabbia morbida e dorata e acque dalle mille sfumature azzurre.

Più vicino a Cagliari, tra Quartu Sant’Elena e Maracalagonis, c’è poi la baia di Geremeas alla quale appartiene Mari Pintau, letteralmente la spiaggia dal “mare dipinto”.

Molto frequentato anche il litorale del Poetto, la spiaggia dei cagliaritani per eccellenza, costellata di chioschetti e dotata di piste ciclabili e passeggiate che fanno sì che dalla mattina fino a tarda sera sia punto di ritrovo di sportivi e persone di tutte le età.

Spiaggia di Su Giudeu, isolotto – Chia . Credits: Jerry Sturm.

Passando alla costa sud-ovest della Sardegna, a 35 chilometri da Cagliari, Pula è una località turistica in cui c’è tanto da vedere: tesori archeologici, luoghi di grande valore naturalistico come Gutturu Mannu e bellissime spiagge. Fra queste ultime, le più amate sono Su Guventeddu, apprezzata anche in inverno da surfisti e da chi pratica kite e windsurf, la spiaggia di Nora e Santa Margherita di Pula. Per non parlare di Chia, frazione del comune di Domus de Maria, e le spiagge di Porto Campana, Su Giudeu e Cala Cipolla, adatte allo snorkeling e alla balneazione dei bambini visto il basso fondale che le contraddistingue.

A Teulada, infine, è possibile scorgere un’altra meraviglia della natura sarda, Tuerredda, nota per il mare dall’azzurro intenso, la sabbia fine e una conformazione tale da renderla riparata dal maestrale.

Nell’arcipelago del Sulcis, all’estremità sud-occidentale della Sardegna, c’è un’isola nell’isola, U pàize, come viene chiamato in tabarchino il borgo di Carloforte. Qui si trovano spiagge per tutti i gusti: la romantica e poco frequentata Cala Vinagra, la bella e attrezzata La Bobba, La Conca con le sue scogliere a strapiombo e la più selvaggia Le Colonne.

Anche la costa di Iglesias ha il suo simbolo, il monumento naturale di Pan di Zucchero, imponente roccia calcarea alla quale la luce solare dona tonalità che vanno dal giallo all’arancio. Gli appassionati di climbing che desiderano tentare la scalata del faraglione più alto del Mediterraneo possono raggiungerla via mare dalla spettacolare insenatura di Masua.

Sardegna Occidentale

Spiaggia Is Arutas – Sinis. Credits: Juris Saulkalns.

Nel Golfo di Oristano c’è una delle location più instagrammabili dell’isola: Is Arutas. A renderla così speciale la sabbia composta da chicchi di quarzo colorati e un’acqua cristallina che permette di vedere chiaramente il fondale e le specie marine che lo popolano.
Più a nord di Is Arutas, la spiaggia di Mari Ermi, Porto Suedda e l’isola di Mal di Ventre, un’area protetta che appare come una lunga distesa di granito abitata da conigli e tartarughe terrestri, dove nidificano anche varie specie di uccelli.

S’archittu di Santa Caterina. Credits: Gabriele Maltinti.

Ma la natura non smette mai di stupire, e infatti, avanzando nella Sardegna centro-occidentale, vale la pena visitare S’Archittu, altro monumento naturale a forma di arco creato dall’erosione degli agenti atmosferici sulle rocce calcaree.

Infine, anche se l’elenco delle spiagge sarde più belle potrebbe proseguire oltre, chiudiamo questo ipotetico viaggio lungo le coste della Sardegna con Bosa Marina, tappa irrinunciabile per famiglie in cerca di spiagge dove godersi momenti di relax e divertimento con la sicurezza di poter contare su servizi efficienti e luoghi di ristoro.


Contenuto realizzato in collaborazione con la Regione Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio.
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