L’associazione Giulia Giornaliste Sardegna ha inviato una lettera al sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, per condannare “gli inaccettabili comportamenti discriminatori in riferimento ai recenti fatti di cronaca accaduti sulla spiaggia del Poetto che hanno visto come protagonisti due giovani, una coppia di turisti omosessuale, vittime di odiosi pregiudizi da parte di alcuni bagnanti”.

Un fatto spregevole per il quale l’associazione regionale delle Giornaliste Unite LIbere Autonome chiede al primo cittadino di Cagliari di farsi portavoce, quale rappresentante della comunità, di una condanna ferma degli atti di violenza commessi ai danni dei due ospiti in vacanza nell’isola, aggiungendo la sua firma nella Carta Etica promossa dal linguista Massimo Arcangeli e dall’associazione “Omofobi del mio stivale”, sottoscritta già mesi fa da Giulia Giornaliste Sardegna, e diffusa in occasione del programma “Feminas, Cagliari contro la violenza”, promossa dall’amministrazione comunale di Cagliari.

“La Carta Etica – spiega il coordinamento regionale di Giulia – è un documento che costituisce un impegno morale, più che giuridico, ma che è comunque un segnale simbolico importante, e come tale è stato recepito e sottoscritto da numerose associazioni e autorità per contrastare ogni forma di discriminazione sessuale, e che il 26 novembre scorso, in occasione di una iniziativa pubblica era stato già portato, senza successo, all’attenzione del sindaco e della sua Giunta”. A Truzzu viene ora chiesto di aggiungere la sua firma alla Carta e “di prendere una posizione chiara e netta contro ogni forma di violenza, indipendentemente da chi ne sia vittima. Riteniamo necessaria – incalza Giulia giornaliste – una sua presa di posizione che riaffermi questi principi e valori con una dichiarazione inequivocabile agli organi di informazione sui quali noi come associazione stiamo lavorando per diffondere una cultura egualitaria e non discriminatoria. La comunità e le generazioni future gliene saranno grate”.