Per Lodo Guenzi, frontman de Lo Stato Sociale, la recitazione è sempre stato un percorso parallelo, finora passato principalmente per il teatro (si è diplomato alla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe nel 2008 ). Ora per lui arriva anche il debutto da protagonista al cinema, insieme a Matteo Gatta e Jacopo Costantini con Est – Dittatura Last Minute di Antonio Pisu, road movie ispirato a una storia vera che, con i toni della commedia sociale, rimette in scena il vero viaggio di tre venticinquenni, nel 1989, da Cesena all’Europa dell’Est, in Ungheria e Romania, sull’orlo del disfacimento del Regime sovietico. Il film (prodotto dalla Genoma Films) che apre alla Mostra del Cinema di Venezia la sezione non competitiva Notti Veneziane delle Giornate degli Autori, ha come ‘ospite d’eccezione’ alla proiezione Oliver Stone, che presenta alla Mostra la sua autobiografia, Cercando la luce (La nave di Teseo).

Antonio Pisu ha deciso di realizzare Est “perché racconta tre ragazzi, capaci di cambiare il proprio punto di vista sulla realtà e abbandonare idee preconcette. E’ un tema molto attuale anche oggi, con i ragazzi che tendono a farsi le proprie opinioni attraverso i social più che in maniera diretta”. Per Lodo Guenzi “ha senso raccontare questa storia, al di là del sacrosanto contributo storico, perché parla di temi irrinunciabili come la libertà e il superamento della diffidenza verso l’altro”, aggiunge il musicista e attore, che che in giornata, prima di andare alla Mostra, è in scena al Todi Festival, come coprotagonista di ‘Era un fantasma’. Nel film “si dice una cosa molto chiara: quelli che percepisci come diversi ed entità lontane rispetto alla tua vita, sono persone esattamente come te. Possiamo raccontarci dietro le tastiere tante ca…te, ma poi quando incontri le persone, sono un pezzo di te e tu sei un pezzo di loro”. Il suo personaggio bel film, soprannominato Rice, “ha paura di esplorare se stesso e il mondo, un po’ per educazione, un po’ per pigrizia e timori – spiega Guenzi -. E’ un avventuroso con riserva e all’inizio, fra i tre, il più diffidente verso lo straniero ma alla fine è pronto a rinunciare a tutto”.