“Un sensibile calo, ma non un crollo”. Così la giunta Solinas commenta la stagione turistica 2020 in Sardegna. Parole, quelle dell’Amministrazione regionale, fortemente ridimensionate rispetto a qualche settimana fa: il Governatore aveva annunciato infatti “sette milioni di presenze in Sardegna nonostante il Covid”.

I dati descrivono una flessione di circa il 20%, e una percentuale ancora più accentuata negli aeroporti, che risentono della diminuzione degli arrivi e delle presenze. Nei mesi di giugno, luglio e agosto, nei porti sardi sono sbarcati 1.061.165 passeggeri, con una perdita del 20% rispetto all’anno precedente. Il dato complessivo è di 848.932 arrivi, escludendo i non turisti. Negli aeroporti gli arrivi sono stati 925.403 che con la scrematura dei passeggeri non turisti, risultano essere 786.592. Complessivamente, dunque, gli arrivi turistici certificati sono stati 1.634.568.

Le presenze turistiche, nel periodo preso in considerazione, in base ad una permanenza media calcolata in 7 giorni, raggiunge quota 9.875.486, escludendo i dati sulla nautica da diporto. I numeri sono stati illustrati nel corso di un incontro tra la Giunta regionale e gli operatori del settore, che si è svolto all’aeroporto di Cagliari, organizzato dall’assessore del Turismo, Gianni Chessa. Erano presenti anche l’assessore dei Trasporti, Giorgio Todde, del Bilancio, Giuseppe Fasolino, e del Lavoro, Alessandra Zedda.