Foto Ansa

470.000 occupati in meno in questo secondo trimestre del 2020, rispetto al primo e 841.000 rispetto al secondo trimestre, ma del 2019. La causa? L’emergenza sanitaria in atto: sono questi i dati allarmanti relativi al mondo del lavoro, evidenziati dai dati Istat, nei quali emerge anche il fatto che la riduzione è dovuta soprattutto al calo dei lavoratori a termine e degli indipendenti.

Rispetto al secondo trimestre 2019 i dipendenti a termine sono diminuiti di 677.000 unità (-21,6%) mentre gli indipendenti hanno perso 219.000 unità (-4,1%) a fronte di un -3,6% dell’occupazione complessiva, I dipendenti stabili sono aumentati su base tendenziale di 55.000 unità (+0,4%) Nel periodo era in vigore il blocco dei licenziamenti. Il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni scende al 57,6%.

Il tasso di disoccupazione è sceso nel secondo trimestre all’8,3% con un calo di 0,9 punti rispetto al primo trimestre e di due punti rispetto al secondo trimestre 2019. Lo rileva l’Istat nell’indagine sul mercato del lavoro ricordando che il calo è legato all’aumento dell’inattività dovuta all’emergenza epidemiologica da Covid 19 ed al lockdown. I disoccupati sono 2.057.000. Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni sono aumentati di 5,5 punti percentuali rispetto al primo trimestre e di 10 punti rispetto al trimestre precedente raggiungendo quota 14.183.000 unità.