Nonostante il Covid, Barumini si è confermata la meta più ricercata della Sardegna per il turismo culturale, con ben 10 mila presenze alla reggia di ‘Su Nuraxi’, patrimonio Unesco, oltre 5 mila e 300 visitatori alla storica Casa Zapata e le 2.200 presenze al Centro culturale Giovanni Lilliu, che ospita da luglio l’inedita mostra dedicata al grande artista Raffaello.

Una conferma che arriva grazie al lavoro della Fondazione Barumini Sistema Cultura, sempre impegnata a diversificare e arricchire l’offerta anche in un periodo di difficoltà come quello della ripartenza dopo il periodo più difficile legato alla pandemia Covid. “I numeri di questa estate non sono da record come quelli dello scorso anno, ma agosto ha segnato un’impennata di presenze dopo le difficoltà legate al lockdown imposto per contenere i contagi del virus – commenta Emanuele Lilliu, sindaco di Barumini e presidente della Fondazione – abbiamo resistito e continuato a investire nel lavoro per offrire ai turisti una scelta sempre più vasta e nonostante tutto ad agosto la situazione non è stata così drammatica come si prevedeva all’inizio della stagione estiva che rappresenta un momento cruciale per il turismo nell’Isola”.

In calo, rispetto allo standard, le presenze straniere a causa sempre del rallentamento del traffico turistico dà e per la Sardegna. I francesi si confermano gli stranieri più presenti a Barumini con circa 2 mila presenze, seguiti dai tedeschi (900 nel solo mese di agosto). Impennata, invece, delle presenze degli italiani.