Il tema della riapertura delle scuole infiamma l’opinione pubblica  e la politica sia a livello nazionale che regionale. Ne è un esempio la nota stampa diffusa dal Partito Democratico, dai Progressisti, dai RossoMori e Rifondazione Comunista Sinistra per Capoterra. Nel comunicato, infatti, si legge che nonostante “il 22 settembre inizierà l’anno scolastico 2020-2021 per le scuole di ogni ordine e grado” ancora oggi “permangono dei dubbi di natura organizzativa, logistica e sanitaria riguardo il miglior ritorno possibile a scuola per bambini e ragazzi”.

“Ci si chiede con preoccupazione” scrivono i partiti di centrosinistra di Capoterra “quali siano state le disposizioni attuate dal sindaco Francesco Dessì e dall’assessora alla Pubblica Istruzione Carla Melis per garantire la massima sicurezza nelle scuole cittadine. Quali, se ci sono, le norme e gli interventi predisposti affinché ragazzi, insegnanti e dirigenti scolastici personale ATA possano, riducendo al minimo i rischi di contagio, condividere gli stessi spazi in un periodo storico di grande difficoltà”.

“Purtroppo le scuole sono luoghi che si prestano ad un rischio elevato che va calcolato e sul quale occorre prestare interventi proattivi. Non solo. Gli stessi edifici scolastici saranno teatro, il 20 e 21 settembre, delle votazioni per il referendum sul taglio del parlamentari. Anche in tale occasione sarà necessario prestare grande attenzione al rispetto delle regole anti-Covid sia nel corso della consultazione che al momento del rientro a scuola dei ragazzi: quali sono, se ci sono, le disposizioni della giunta comunale e dell’assessore competente Carla Melis? Sarebbe utile” lamentano i partiti “rendere partecipi i cittadini di Capoterra dell’azione di chi governa per non pagarne le conseguenze in un secondo momento ed intervenire nell’immediato, qualora ci fosse il bisogno, sulle mancanze. La salute dei bambini, dei ragazzi, del corpo docente e non docente e di tutte le famiglie non possono essere messe a repentaglio ma allo stesso tempo la didattica e la socialità scolastica non devono subire rallentamenti e interruzioni per pressapochismo e faciloneria”.