Dopo 25 anni, varie sperimentazioni di contratti atipici il passaggio dall’ex Azienda autonoma di soggiorno e turismo al Comune di Alghero, per arrivare poi alla Fondazione Alghero, che gestisce la Grotta di Nettuno, i musei cittadini, l’ufficio informazioni turistiche, le attività di promozione e l’organizzazione degli eventi e di cui l’amministrazione comunale è azionista di riferimento, finisce l’Odissea dei suoi 9 dipendenti precari, che lunedì 14 settembre hanno preso servizio come dipendenti veri e propri.

L’iter si è sbloccato in novembre. Il management della Fondazione sin dal suo insediamento ha fissato tra le priorità la necessità di sanare una situazione giuridicamente rischiosa e scongiurare un contenzioso dall’esito disastroso per le casse comunali. La firma di un “accordo di prossimità” con le organizzazioni sindacali ha consentito il 4 giugno di stipulare l’accordo conciliativo davanti all’Ufficio provinciale del lavoro e di procedere all’arruolamento. “Finalmente, con l’espletamento delle selezioni, garantiamo più operatività ed economicità a un ente strategico”, dichiara il presidente della Fondazione, Andrea Delogu.

“Abbiamo risolto una vicenda annosa”, dice il vicepresidente, Pier Paolo Carta. “Tra varie forme contrattuali precarie e senza certezze, alcuni lavoravano per il sistema amministrativo di Porta Terra anche da 25 anni”, rileva. “In un’azienda pubblica gli interinali possono essere il 10% degli assunti, qui erano il 100% – specifica Delogu – questo ha esposto le casse comunali a un rischio enorme”. Tra l’altro “con le assunzioni risparmiamo i 48mila euro all’anno per le agenzie interinali – aggiunge – liberando risorse per assumere altre figure necessarie a far crescere la Fondazione”.