Boom di presenze, nonostante il coronavirus, per la 59/a edizione della Fiera dell’Artigianato di Mogoro, che in quattro settimane di apertura ha fatto registrare un notevole afflusso, ben al di là di ogni aspettativa a causa della pandemia in atto: più di 9mila persone hanno visitato gli stand, con un volume d’affari che supera i 225mila euro.

“Il merito – hanno detto il sindaco Sandro Broccia e l’assessora all’Artigianato Luisa Broccia – va attribuito a chi ha creduto in una rassegna che sapesse coniugare la voglia di una rinnovata normalità con l’esigenza di garantire la necessaria sicurezza sanitaria, sia per gli espositori che per i visitatori. Tutto è andato per il meglio e, considerata l’emergenza Covid, non era affatto scontato”. Lo scorso hanno i visitatori erano stati 13mila, quasi 9mila invece nel 2018. Nella nuova edizione per gli organizzatori sono stati ottimi anche i risultati sul web, sia del sito della manifestazione – che ha registrato 78mila visualizzazioni con un incremento del 242% rispetto al 2019 – che dei canali social.

“L’emergenza sanitaria – ha detto il direttore artistico, Marcello Muru – sta imponendo nuove regole al sistema delle fiere-mercato. Anche a Mogoro abbiamo messo al servizio degli artigiani l’utilizzo delle nuove tecniche di visual merchandising e i risultati sono stati ben oltre le aspettative. Il tasso di conversione, che indica la gestione, l’organizzazione e la disposizione della merce – ha spiegato Muru – è stato pari al 55%: cioè, su 100 persone entrate in Fiera 55 hanno effettuato un acquisto, spendendo in media oltre 40 euro”.