“Denunciamo l’inerzia della Regione sulla scuola, settore fondamentale della società sarda, che rischia di ripartire fra qualche giorno in una gravissima situazione di incertezza per ragazzi, famiglie, docenti e personale scolastico”.

Lo ha dichiarato Laura Caddeo, dei Progressisti, illustrando una mozione urgente sottoscritta da tutti i gruppi di opposizione. Non è vero, ha sottolineato la Caddeo, che la Regione non ha competenze perché, su materie come edilizia, trasporti, sicurezza sanitaria e infrastrutture tecnologiche, poteva agire per tempo (come avevamo chiesto) ma non lo ha fatto. Infine, ha concluso l’esponente dei Progressisti, è stata completamente trascurata la necessaria riprogrammazione delle attività extra scolastiche, sportive e non solo, per evitare ulteriori contraccolpi negativi della pandemia sulle famiglie e in particolare sulle donne.

Quello della scuola oggi è sicuramente il tema più sentito dai cittadini sardi, ha esordito il consigliere del Pd Piero Comandini, “eppure è agli ultimi posti nell’agenda politica del governo regionale”. Chiediamo perciò, ha aggiunto, che la situazione della scuola sarda arrivi al più presto all’attenzione del Consiglio e che, soprattutto, la Giunta abbandoni l’approccio “politico” al problema e la strada della propagandistica contrapposizione con lo Stato. Non ci limitiamo alla denuncia, ha infine assicurato Comandini, ma vogliamo un confronto aperto nel quale poter offrire alle istituzioni il nostro contributo di idee e di esperienza.

Il consigliere del Pd ha poi comunicato che il dato dello screening anti-Covid del personale scolastico regionale è di appena il 5%, il più basso d’Italia. Dato preoccupante, ha commentato, dovuto alla mancanza di direttive alla rete dei medici di base ed alla Asl.
Per il M5S il consigliere Alessandro Solinas ha messo l’accento sull’importanza dell’apertura della scuole in condizioni di sicurezza, anche con l’apporto di soggetti nuovi se necessario, come il medico scolastico, oggetto di una recente proposta del movimento. Non dobbiamo dimenticare, ha detto ancora Solinas, che per certi aspetti i ragazzi sardi sono stati i più colpiti dal lockdown e dobbiamo pensare a loro con assoluta priorità.

Secondo il consigliere di Leu Eugenio Lai sulla scuola si assiste “ad un vergognoso rimpallo di responsabilità fra Regione e Governo”; sarebbe stato invece il caso di esercitare fino in fondo l’autonomia regionale, rivedendo il piano di dimensionamento scolastico e favorendo la riapertura delle scuole nei piccoli Comuni, garantendo comunque sicurezza e distanziamento. Da Sindaco, ha osservato Lai, vedo molta paura nella mia comunità, soprattutto sui test che non si fanno, sugli insegnanti che mancano anche per gli alunni disabili, e sui trasporti. Vedo anche, ha concluso, che si fa campagna elettorale pure sui bambini e questo è un male per tutti.