Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) ha accolto il ricorso effettuato nei giorni scorsi dal governo sospendendo l’ordinanza del governatore della Regione Christian Solinas circa l’obbligatorietà dei test Covid per chiunque arrivasse nell’Isola.

Lo hanno deciso i giudici amministrativi con un decreto, a firma del presidente del Tribunale amministrativo Dante D’Alessio, che ha accolto la domanda cautelare di sospensiva proposta dall’avvocatura dello Stato per conto della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Fissata anche la data dell’udienza di merito: sarà il 7 ottobre.

Con questa decisione vengono sospesi gli effetti dell’ordinanza numero 43 dell’11 settembre che prevedeva la presentazione, all’atto dell’imbarco, dell’esito di un “test – sierologico (IgG e IgM) o molecolare (RNA) o Antigenico rapido – eseguito non oltre le 48 ore dalla partenza, che abbiano dato esito negativo per covid-19”.

Alternativamente si poteva autocertificare di “essersi sottoposti, nelle 48 ore antecedenti all’ingresso nel territorio regionale, ad un test sierologico, molecolare o antigenico, il cui esito è risultato negativo”.

Per il Governo, il provvedimento viola l’articolo 16 della Costituzione sulla libera circolazione delle persone.

Il decreto del Tar sospende i soli tre articoli del provvedimento – il 10, l’11 e il 12 – circa le regole che deve rispettare chi intende fare ingresso nel territorio regionale prevedendo test covi obbligatori. Quindi, resta in vigore quanto previsto nell’ordinanza numero 43 sull’obbligo di utilizzo delle mascherine H24 in tutti gli ambienti chiusi o aperti dove non sia possibile mantenere il distanziamento, ma anche l’insieme di disposizioni che, in vista della riapertura delle scuole il 22 settembre, portano fino all’80% l’occupazione dei posti a sedere nei mezzi del trasporto pubblico locale.

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