Percorsi insoliti - 5 miniere della Sardegna da visitare

Oltre agli affascinanti e molto conosciuti siti minerari di Masua, Porto Flavia, Nebida e Serbariu, in Sardegna sono numerose le miniere che, ormai in disuso, conservano preziose testimonianze della fiorente attività estrattiva che ha contraddistinto la storia sarda.

Sono circa 467 le miniere sparse per tutta l’isola e, benché le più note si trovino nel Sulcis Iglesiente, anche in altre zone della Sardegna è possibile visitare importanti e interessanti complessi minerari che non rientrano nei soliti percorsi.

Miniere di Buggerru

Miniera di Malfidano, Buggerru – Credits: Enrico Spanu.

La miniera di Malfidano, la miniera di Planu Sartu e la Galleria Henry sono simboli dei tempi d’oro dell’industria mineraria sarda.

Galleria Henry, Buggerru

Quest’ultima, in particolare, è un’opera straordinaria, un labirinto di tunnel scavati nella roccia. Visitabile su prenotazione, a fine percorso regala un vista spettacolare su panorami a strapiombo sul mare.

Miniera di Su Zurfuru

Miniera di Su Zurfuru, Fluminimaggiore – Credits: minierasuzurfuru.it

Il Sito Minerario di Su Zurfuru a Fluminimaggiore è uno dei più apprezzati sul web per il suo Museo, ricco di reperti, che custodisce attrezzature, strumenti da lavoro e macchinari originali, oggetti personali degli ex-minatori e documenti di grande valore.

Miniera Montevecchio

Miniera Montevecchio, Guspini – Credits: Gigi Peis

All’interno dell’area Arburese – Guspinese del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna, la miniera di Montevecchio conserva magnifici monumenti di archeologia industriale.

Prima dell’emergenza Covid-19 per visitare il sito si poteva scegliere fra 4 diversi percorsi, ma al momento è disponibile solo il nuovo “Percorso Levante“, adeguato ai protocolli di sicurezza vigenti.

Durante la visita guidata, della durata di circa 1 ora e 40 minuti, sarà possibile passeggiare lungo le vie interne della vasta area mineraria, ammirare fabbricati e particolari strutture architettoniche, e conoscere meglio la storia del complesso e dei minatori che lo popolavano.

Miniera Ingurtosu

Miniere di Ingurtosu, Arbus – Credits: ASpexi

Ingurtosu, insieme a Montevecchio, è stato uno dei villaggi minerari più rilevanti e produttivi della Sardegna. Oggi però è un sito deserto e fatiscente, tanto da essere soprannominato “villaggio fantasma“.

Nonostante tali premesse, Ingurtosu è un luogo incantevole, in cui il tempo sembra essersi fermato. Tra ruderi e macchinari arrugginiti si respira infatti un’atmosfera desolante e suggestiva allo stesso tempo.

Miniere di Rosas

Villaggio minerario di Rosas, Narcao – Credits: ecomuseominiererosas.it

Il complesso minerario di Rosas, chiuso nel 1980, ha subito un processo di recupero che ha portato alla realizzazione del Museo di Archeologia Industriale e del Villaggio minerario di Rosas adibito a fini ricettivi.

Il sito, l’Ecomuseo Miniere Di Rosas, è inserito in un contesto di grande valore naturalistico ed è possibile visitarlo accompagnati da una guida.

Il percorso espositivo è composto da tre tappe: il Museo Geo-Mineralogico e Storico, la Galleria Santa Barbara e il Museo di Archeologia Industriale (che in origine era la Laveria).

Ci sono poi gli alloggi dei minatori che ora, ristrutturati, sono diventati un albergo diffuso dove gli ospiti possono trascorrere una vacanza rilassante in un ambiente che è una fedele riproduzione dell’originale. Anche la vecchia foresteria del villaggio minerario è stata riconvertita e funge da ostello.


Contenuto realizzato in collaborazione con la Regione Sardegna, Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio.
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