“Il 30 aprile, picco massimo dell’epidemia, in Sardegna i positivi al COVID 19 registrati sino ad allora erano 1295, 16 dei quali ricoverati in terapia intensiva e 103 in altri reparti.
Dal 20 agosto ad oggi sono stati accertati 1838 nuovi casi, 21 sono i pazienti in terapia intensiva e 100 i ricoverati in reparti non intensivi”. A riportare i numeri che quotidianamente vengono pubblicati dal bollettino regionale della Sardegna è Francesco Agus, consigliere regionale dei Progressisti.

“Numeri terribili, che peggiorano di giorno in giorno ed impongono ad interi paesi misure restrittive che speravamo di dimenticare. In una situazione come questa ci si aspetterebbe da parte di chi governa serietà, trasparenza nella trasmissione delle informazioni, condivisione delle scelte” scrive in un post su Facebook. “Invece accade l’esatto contrario: il Consiglio regionale è stato convocato l’ultima volta il primo settembre (Odg: moltiplicazione delle ASL e delle poltrone) e non verrà riunito prima del primo ottobre per la seduta obbligatoria ai sensi dello Statuto, quando è intenzione della maggioranza proporre la discussione sulla mozione sull’ingresso della Sardegna nel patrimonio UNESCO e quella sulla moltiplicazione delle nuove province (altre poltrone)”.

Questione di priorità. “Sono queste le urgenze della Sardegna? Voi siete matti da legare. Improvvisamente la salute dei sardi tanto cara al Presidente quando si è trattato qualche settimana fa di attivare polemiche mediatiche, è diventato un tema secondario, da discutere se avanza tempo” incalza Agus, che rincara la dose. “Un tema che non vale la pena nemmeno portare in Consiglio regionale e che, dopo la fine della stagione turistica e delle polemiche innescate strumentalmente dalla Giunta, è stato dimenticato anche dai media nazionali senza che le istituzioni sarde abbiano battuto ciglio. Tante sono le domande senza risposta – prosegue il consigliere regionale – dall’efficienza della rete di screening all’effettiva disponibilità di posti in terapia intensiva, dalla messa in sicurezza dei pronto soccorso allo smaltimento delle liste d’attesa ormai diventate intollerabili sino al potenziamento dei controlli nei porti e negli aeroporti annunciati la settimana scorsa e ancora totalmente assenti”.

“Abbiamo chiesto un dibattito urgente su questi temi e una convocazione immediata in commissione di tutti gli attori coinvolti”, come per esempio, “l’Assessore, direzioni delle ASL, comitato tecnico scientifico, protezione civile. La strategia della maggioranza, in questi giorni occupatissima a scegliere i vertici delle costituende 9 nuove ASL, di fronte alle nostre richieste è stata quella di fingersi morti. Utilizzeremo tutti i mezzi possibili per pretendere un chiarimento sotto ogni aspetto – conclude Agus – e per fornire il nostro contributo, sempre che, colpevolmente, non si voglia perseguire la strada delle polemiche pretestuose e dell’evitare le discussioni”.

Il post di Francesco Agus

Enrica Massa