Uno studio effettuato dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute coordinato da Walter Ricciardi afferma che i contagi siano in forte crescita, specialmente al centro sud, mentre per quanto riguarda la letalità del Covid-19 essa si sarebbe ridotta: se fino a giugno morivano quasi 15 pazienti su cento oggi ne muoiono circa 12.

Casi in aumento nel sud Italia con Sardegna, Campania, Lazio e Sicilia che dal 16 giugno al 24 settembre, mostrano un incremento di positivi pari rispettivamente a +154,2%, +140,7%, +90,8% e +83,8%.

Numeri che “suggeriscono come la fase che stiamo vivendo non sembra avere le stesse caratteristiche di quella precedente”. È quanto emerge dall’aggiornamento dei dati relativi all’emergenza Covid-19 dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute coordinato da Walter Ricciardi, ordinario di Igiene all’Università Cattolica di Roma e da Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio.

“L’andamento preoccupante” di queste regioni, spiegano gli autori del Rapporto OsservaSalute, “viene confermato anche guardando al numero dei contagi medi giornalieri: in Campania era pari a 67 casi nei primi 60 giorni della pandemia (dal 24 febbraio al 23 aprile), mentre negli ultimi 60 giorni (dal 27 luglio al 24 settembre) è salito a 102. In Sardegna nello stesso periodo si è passati da 21 a 35 casi medi giornalieri, nel Lazio da 101 a 110 e in Sicilia da 49 a 53”. Ad allarmare è anche il fatto che “in queste Regioni si riscontra anche un numero più basso di persone sottoposte a test”: 11,7 per 100 abitanti nel Lazio, 9,3 in Sardegna, 6,7 in Sicilia e 6,1 in Campania. Ma fortunatamente la letalità continua a restare tra le più basse: 4,1 decessi ogni 100 contagiati in Campania, 4,3 in Sicilia, 4,6 in Sardegna e 5,9 nel Lazio, rispetto a una media italiana di 11,8.