Mi sono recata al Cimitero Flaminio e ho scoperto che c’è una tomba a mio nome. All’ufficio mi hanno stampato un foglio con i dati della salma e la sua ubicazione con tanto di cartina per l’orientamento.

Tutto senza il mio consenso e senza che io ne fossi minimamente a conoscenza“. Arriva un’altra volta dal profilo Facebook di una donna, questa volta Francesca, la denuncia della sepoltura di un feto abortito, avvenuta senza consenso e senza rispetto della privacy al cimitero Flaminio di Roma, corredata dalla foto del foglio logato Cimiteri Capitolini e della croce. Un’altra croce bianca col nome e cognome della donna, come raccontato pochi giorni fa da Marta, che con la sua testimonianza ha squarciato il velo su un abuso che di ora in ora appare sempre più diffuso.

Fonte Dire.it