Un positivo in casa Atalanta alla viglia della sfida con il Cagliari ma il coach rossoblu pensa che la gara si disputerà.

“Credo che si giochi comunque – ha detto Eusebio Di Francesco – lo apprendo solo ora. Ma è qualcosa che può succedere, ci sono i protocolli che stabiliscono quello che si deve fare. D’altra parte può succedere a tutti, anche a noi”. In generale Di Francesco ha parlato di situazione molto difficile.

“Non riguarda solo il mondo del calcio – ha detto – noi siamo coinvolti come tutti. La speranza è che si riesca a fermare la diffusione, la preoccupazione c’è”.

Nelle ultime due stagioni il Cagliari ha vinto a Bergamo. Ma questa volta, con una Atalanta lanciatissima da otto gol in due partite, per ripetersi – o almeno per muovere la classifica – ci vorrà un’impresa. La squadra di Di Francesco ha un Godin in più: “Giocherà”, ha confermato il tecnico nella conferenza stampa della vigilia. Per il resto il tecnico ha anticipato che uno tra Zappa e Tripaldelli partirà dall’inizio: in pole l’ex Pescara al posto di Faragó. Qualche problema per Rog, ma l’ex Napoli dovrebbe farcela. Per il resto sarà ancora 4-3-3, ma forse con Nandez a supporto di Simeone e Joao Pedro per dare più peso al centrocampo in fase di non possesso. “Giocare di squadra è fondamentale – ha detto il tecnico – Abbiamo affrontato Sassuolo e Lazio, avversari che hanno una vera identità consolidata. Finora abbiamo alternato buoni momenti all’interno della partita ad altri meno positivi: trasformare un gruppo in una squadra è un processo che richiede del tempo e si sviluppa soprattutto attraverso l’allenamento quotidiano, ma i ragazzi stanno lavorando con grande attenzione, seguendo le mie indicazioni”. Test quasi impossibile con una formazione che anche il mister giudica tra le candidate allo scudetto.

“Loro negheranno, ma in realtà hanno grandissime potenzialità e dimostrato una formidabile continuità di rendimento”. La chiave tattica? “Rimanere troppo bassi può essere pericoloso perché è una squadra che così porta molti uomini nei pressi dell’area di rigore avversaria: d’altronde bisogna anche capire la forza dei nostri avversari, in alcuni momenti ci potrebbe costringere a rimanere bassi. In questo caso dobbiamo essere bravi a difenderci di squadra”. E non è detto che sia sempre e solo 4-3-3. “Sono aperto a tante soluzioni di sistema di gioco, il mio compito è mettere i calciatori nelle migliori condizioni per rendere al meglio. Quindi non è detto che non possa cambiare, in corsa o all’inizio, anche se vorrei dare continuità al mio lavoro. Contro la Lazio l’ho fatto due volte”. Mercato e Nainggolan? “L’obiettivo è riprenderlo, ma non so dire a che punto siamo”. Altri rinforzi: “La società vuole accontentarmi”.